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IL FATTO

Kastamonu, i piazzali sono “liberi”: sparite 13mila tonnellate di rifiuti

E’ terminata l’operazione di rimozione dei residui che erano rimasti lì dal grande incendio del 2019

Kastamonu, i piazzali sono “liberi”: sparite 13mila tonnellate di rifiuti

Kastamonu, i piazzali sono “liberi”: sparite 13mila tonnellate di rifiuti

I piazzali della multinazionale Kastamonu a Frossasco, in provincia di Torino, sono stati sgomberati dai residui rimasti lì dal grande incendio del 2019. Un intervento confermato dall’Amministrazione comunale che martedì ha effettuato un sopralluogo insieme ai responsabili dell’azienda: «I residui causa di tanti disagi e problematiche ambientali, sono stati finalmente rimossi» scrivono in un post su Facebook.

L’ex Annovati aveva chiuso nel 2014, lasciando sui piazzali circa 100mila tonnellate di rifiuti mai smaltiti dalla nuova proprietà e che poi avevano preso fuoco. Di quelle 100mila tonnellate ne erano rimaste 13mila. Nel 2023, a causa del forte vento, i teloni che coprivano i rifiuti erano stati divelti, riportando l’attenzione sul problema smaltimento. 

A distanza di sei anni, la rimozione finale. «Ci abbiamo messo più del previsto, circa un anno - fanno sapere dall’azienda -. Con l’uso di camion, che non è sempre stato facile reperire, abbiamo portato i residui in un impianto autorizzato in Toscana».

Ora non resta che guardare al futuro del sito industriale. Il progetto del co-inceneritore dell’azienda turca sull’ex Annovati era stato al centro di un ampio dibattito con tanto di raccolte firme, incontri pubblici con la proprietà e di tavoli di lavoro da parte dei sindaci locali, contrari all’eventuale realizzazione e preoccupati delle ricadute sul territorio che un tale impianto avrebbe potuto avere oltre i confini di Frossasco. Alla fine di un lungo procedimento burocratico, l’ipotesi era stata archiviata e si era aperta quella di ospitare al suo posto un impianto fotovoltaico.

«È un’ipotesi ancora sul tavolo - confermano dall’azienda -. Adesso cominceremo a raccogliere le offerte per la demolizione e per la pulizia del sito. Poi capiremo quale strada intraprendere. Il campo fotovoltaico è l’opzione principale, ma ne abbiamo altre sempre a basso impatto ambientale».
Da parte sua il Comune di Frossasco promette di vigilare: «L’Amministrazione Comunale si impegna a seguire con attenzione gli sviluppi del futuro del sito industriale».

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