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Il fatto
22 Aprile 2025 - 10:15
Foto di repertorio
A Castellamonte si sta vivendo una situazione paradossale, che ha messo a dura prova la pazienza dei cittadini: le cosiddette "cartelle pazze" della Tari, la tassa sui rifiuti, stanno creando un vero e proprio caos amministrativo e sociale. Ma cosa sta succedendo esattamente?
Tutto ha avuto inizio con un problema tecnico che ha coinvolto il sistema informatico dell'ufficio tributi del Comune. Negli anni 2020, 2021 e 2022, diverse ricevute di pagamento della Tari non sono state correttamente registrate e questo ha portato alla generazione di accertamenti per tasse non pagate, che in realtà erano già state saldate dai cittadini. La situazione è stata segnalata per la prima volta in consiglio comunale a marzo, ma a distanza di quasi due mesi, il problema persiste.
Molti residenti si sono visti recapitare raccomandate da Sogert Spa, la società incaricata della riscossione per conto del Comune, che richiedevano il pagamento della Tari 2021, con tanto di sanzioni e interessi. Questo scenario ha generato un clima di sfiducia e frustrazione, con alcuni cittadini che si sono trovati costretti a pagare due volte per evitare ulteriori complicazioni.
Il Comune, consapevole del disagio arrecato, ha cercato di correre ai ripari e, attraverso i social, ha allertato i cittadini, spiegando la natura del problema e fornendo due possibili soluzioni per interrompere la procedura di riscossione: i cittadini possono scrivere alla mail indicata nelle comunicazioni inviate da Sogert Spa, allegando le ricevute di pagamento, oppure contattare l'ufficio tributi del Comune, sia telefonicamente che di persona, negli orari di apertura al pubblico.
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