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inclusione sociale
27 Aprile 2025 - 23:15
Immagine di repertorio
In un'epoca in cui il mercato del lavoro sembra escludere sempre più chi ha superato i 58 anni, il Comune di Caluso, in provincia di Torino, ha deciso di lanciare una sfida ambiziosa: trasformare la disoccupazione in un'opportunità di riscatto e utilità sociale. Un cantiere di lavoro che promette di rigenerare non solo il tessuto urbano, ma anche quello sociale.
Il Comune di Caluso ha recentemente presentato la propria candidatura al bando della Regione Piemonte per l'attivazione di un cantiere di lavoro destinato ai residenti in difficoltà occupazionale. Un'idea semplice, ma dal forte impatto sociale: selezionare un lavoratore disoccupato, senza distinzione di genere o credo, e inserirlo temporaneamente in attività di pubblica utilità. I requisiti sono: almeno 58 anni, stato di disoccupazione certificato, assenza di ammortizzatori sociali e residenza stabile in Piemonte da almeno un anno. Gli amministratori locali sottolineano l'importanza di offrire opportunità di reinserimento dignitose e concrete a chi si trova in condizioni di fragilità economica. E il contesto non manca: parchi, viali e aree verdi attendono mani esperte per rinascere. Tra gli interventi prioritari, spiccano la manutenzione dell'arredo urbano e la tutela del parco Spurgazzi, con un'attenzione particolare alla conservazione delle specie arboree.
Il progetto prevede mansioni compatibili con diverse condizioni fisiche, svolte prevalentemente all'aperto e adattate ai ritmi stagionali. Al lavoratore selezionato sarà garantita un'indennità giornaliera di 35,31 euro, cui si aggiungerà un buono pasto di 7 euro per ogni giornata di attività, utilizzabile presso le strutture convenzionate.
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