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L'iniziativa

Una giornata per Ylenia, uccisa in auto: «E ora il Comune le dedichi un parco»

La mamma, Laura Lapenna, lotta da un anno nel ricordo di sua figlia 20enne

Una giornata per Ylenia, uccisa in auto: «E ora il Comune le dedichi un parco»

Ylenia Giannini è morta il 18 maggio 2024, a soli 20 anni, in un incidente stradale a Rivalta. E da allora sua mamma non si dà pace: «Voglio giustizia ma voglio anche sostegno per le mie battaglie: chiedo che il Comune di Piossasco le intitoli un parco e che le istituzioni mi aiutino a sensibilizzare sull’omicidio stradale. Ma mi sento abbandonata».
È anche per questo che Laura Lapenna, la mamma della 20enne scomparsa, ha organizzato il primo Memorial Ylenia Giannini: a partire dalle 14 di sabato, il campo spinelli San Giorgio di via Serafino 5, a Beinasco, ospiterà un torneo di calcio per bambini e un saggio della scuola di danza dove la ragazza ha mosso i suoi primi passi. I bimbi potranno far volare gli aquiloni e la giornata si chiuderà con una partita tra parenti e amici, con un lancio di palloncini finale.

«Quella di sabato sarà una giornata positiva, di festa - premette la signora Laura, che aspetta ancora l’inizio del processo a carico del presunto responsabile della morte di sua figlia - Ma vorrei che fosse l’occasione per riflettere: io e altre mamme ci stiamo impegnando perché si smetta di parlare di incidente e si cominci a parlare di omicidio stradale. Non sono considerati dalle comunità e, in occasione delle tragedie, l’attenzione vale il tempo del funerale o di una fiaccolata. Così come non viene considerata la mia richiesta di intitolare a mia figlia il parco di Piossasco dove giocava da bambina: il Comune non mi ascolta nonostante una serie di incontri, lettere e raccolte firme».

Simona Raneri, la sindaca di Piossasco, replica evitando la polemica ma cercando di capire la posizione di Lapenna: «In questi mesi ho avuto l’opportunità di incontrare più volte la signora Laura e, in ogni incontro, ho sentito la forza silenziosa di una madre che porta dentro di sé una ferita profonda, impossibile da rimarginare. Il dolore per la perdita di un figlio è qualcosa che segna per sempre. Di fronte a questo dolore non ci sono parole risolutive ma solo ascolto, rispetto e vicinanza autentica.
Abbiamo esplorato la possibilità di intitolare un parco a Ylenia, coinvolgendo la Prefettura, come previsto dalla norma. Ma le attuali disposizioni in materia di toponomastica, molto precise e vincolanti, non rendono possibile procedere in questo caso. Per questo ho proposto alla signora Laura un’alternativa: intitolare quel parco alla memoria di tutte le vittime della strada».

Per la prima cittadina è «un gesto che, pur nato dal suo enorme dolore, possa diventare un abbraccio collettivo, capace di accogliere anche altre famiglie segnate dalle stesse tragedie. Un luogo della memoria, ma anche della consapevolezza e della responsabilità. Comprendo quanto sia difficile accettare che il nome di una persona così tanto amata, che racchiude un universo di affetti, sogni e speranze, non possa essere inciso su un’insegna pubblica. Ma credo che creare uno spazio dedicato a tutte le vittime possa rappresentare un atto di profonda umanità e un segno concreto di vicinanza della Città. La nostra comunità non dimentica Ylenia, né tutte le giovani vite spezzate troppo presto. Il nostro compito, oggi più che mai, è custodire la loro memoria, trasformare il dolore in testimonianza e stare accanto a chi, ogni giorno, trova il coraggio di andare avanti anche con questo peso nel cuore.».

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