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elezioni comunali
26 Maggio 2025 - 20:57
Cafasse, Cascinette e Ozegna hanno scelto il nuovo sindaco
Da questo pomeriggio, tre cittadine possono festeggiare i loro nuovi sindaci dopo la tornata elettorale di domenica 25 e lunedì 26 maggio. Si tratta di Cafasse, Cascinette di Ivrea e Ozegna.
Tre cittadine che arrivavano, per diversi motivi, da un periodo di commissariamento, ovvero con Palazzo Civico guidato da un commissario nominato dal Prefetto.
A Cafasse, dove si tornava alle urne dopo i pasticci burocratici di dodici mesi fa, ha vinto Carlo Oddi, già candidato sindaco alle scorse amministrative e con un passato da consigliere comunale. La sua lista civica «Conta su di Noi» ha ottenuto il 53.04% delle preferenze in un testa a testa con l’altro contendente, ovvero Rinaldo Scarano, 43 anni, da venti in consiglio comunale sia in maggioranza sia in opposizione sia come assessore, e ora alla guida della civica «Costruiamo il Futuro». Scarano ha ottenuto 46.96% tentando la rimonta vincendo nel seggio della frazione di Monasterolo. Oddi ha invece consolidato la vittoria nei due seggi cittadini. L’affluenza è stata del 56.71%.
A Cascinette, dove si era sciolto il consiglio a causa dell’assenza del numero minimo di consiglieri per protesta contro l’ex sindaco Davide Guarino, ha vinto Marco Menaldino, ex consigliere di opposizione, classe 1961, con la civica «Cascinette Domani - Marco Menaldino Sindaco». Una vittoria a dir poco «bulgara», visto che i suoi avversari si sono dovuti accontentare dei rimasugli. Menaldino, infatti, ha vinto con l’83.76% dei consensi, ovvero 583 preferenze. I suoi antagonisti: Antonio Ferrari, classe 1961, con la civica «Squadra Canavese - Cascinette d’Ivrea - Futura» si è attestato all’8.19%, pari a 57 voti. Andrea Breccolotti, classe 2003, con la civica «Cascinette Tricolore», ha invece conquistato 56 voti, pari all’8.05%. Qui l’affluenza è stata pari al 55.67% degli aventi diritto.
A Ozegna, invece, la cittadina è dovuta tornare alle urne per via delle dimissioni del sindaco Sergio Bartoli che a luglio aveva optato per il seggio in consiglio regionale dopo essere stato eletto poche settimane prima. Con lentezza biblica nella fase di spoglio (quasi cinque ore con meno di 800 schede da scrutinare, ndr), a vincere è stato Federico Pozzo, classe 1997, con la civica «Trasparenza e Futuro», dove in lista c’era anche l’ex sindaco Sergio Bartoli. Una vittoria schiacciante: 77.45% con 577 voti contro le 168 preferenze, pari al 22.55%, della sfidante, Rosella Bartoli, classe 1964, cugina dell’attuale consigliere regionale, alla guida della civica «Ozegna Punto e a Capo».
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