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Una nuova frontiera
05 Giugno 2025 - 19:55
Nuovo trattamento
Presso l'Ospedale San Luigi di Orbassano, è stato introdotto un approccio innovativo per il trattamento della cefalea cronica e della depressione, due condizioni frequentemente associate. In particolare, il trattamento è rivolto ai pazienti che soffrono di cefalea cronica e che hanno sviluppato sintomi depressivi, una comorbidità che riguarda circa il 28% dei pazienti con emicrania cronica.
La terapia in questione si avvale della stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), una forma di neurostimolazione non invasiva che sta emergendo come alternativa efficace ai trattamenti tradizionali. La rTMS ha dimostrato di ridurre la frequenza e l'intensità degli episodi di emicrania, nonché di migliorare i sintomi depressivi, contribuendo a limitare l’uso di farmaci antidolorifici da parte dei pazienti. Questo trattamento si inserisce all'interno del Progetto Regionale Cefalea Primaria Cronica, che ha ricevuto finanziamenti dal PNRR per migliorare i percorsi diagnostico-terapeutici relativi alla cefalea cronica. Il trattamento è disponibile dal dicembre 2024 presso la Neurologia del San Luigi, e rappresenta una nuova opzione non farmacologica per i pazienti che affrontano sia la cefalea cronica che la depressione, condizioni che spesso portano a un uso eccessivo di analgesici.
La rTMS è particolarmente utile per quei pazienti che, oltre a soffrire di cefalea cronica, sono anche affetti da depressione, una condizione che tende a peggiorare la qualità della vita e aumenta il ricorso ai farmaci. L’innovazione di questo trattamento è che non solo allevia i sintomi fisici legati alla cefalea, ma contribuisce anche a ridurre l’intensità dei disturbi psicologici, in modo rapido e indolore. Il protocollo terapeutico prevede cicli di sedute quotidiane ravvicinate, effettuate in modo rapido e privo di dolore.
I dati relativi ai pazienti trattati fino ad oggi mostrano risultati positivi. I miglioramenti sono stati misurati utilizzando la scala MIDAS, che valuta l’impatto funzionale della cefalea, e la Back Depression Inventory Scale, utilizzata per monitorare i sintomi depressivi. Subito dopo la conclusione del trattamento, e anche durante i controlli a distanza, è stato osservato un miglioramento significativo tanto dei sintomi depressivi quanto della frequenza degli episodi di emicrania.
L’emicrania è una condizione che colpisce circa il 14% della popolazione mondiale, con una prevalenza maggiore tra le donne (19%) rispetto agli uomini (7%). In Italia, il 25% della popolazione ne soffre, con il 33% delle donne e il 13% degli uomini affetti dalla condizione (Fonte ISS). In molti casi, la cefalea cronica può causare disabilità, con effetti negativi significativi sulla vita privata e professionale. Non di rado, i pazienti con emicrania sviluppano anche sintomi depressivi, creando un circolo vizioso che rende il trattamento della condizione particolarmente complesso.
Il trattamento con rTMS si affianca all’utilizzo della tossina botulinica, già impiegata con successo presso il CRESM (Centro Riferimento per la Cefalea e la Medicina del Sonno) del San Luigi, come parte del protocollo terapeutico per l’emicrania. La combinazione di queste due tecnologie consente di affrontare il disturbo in maniera più completa, utilizzando soluzioni non farmacologiche che riducono il ricorso agli antidolorifici.
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