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Più sicurezza a Fossano: un altro comune piemontese inizia la sperimentazione con i taser

L'arma a impulsi elettrici sarà presto in dotazione alla Municipale. Pronto anche il potenziamento della videosorveglianza.

Più sicurezza a Fossano: un altro comune piemontese inizia la sperimentazione con i taser

Per sei mesi gli agenti della Polizia Locale di Fossano testeranno l’utilizzo dei taser 10, le armi a impulsi elettrici che andranno ad affiancarsi all’equipaggiamento già in uso. La sperimentazione rappresenta un passo significativo nell’ambito della sicurezza urbana e rende Fossano una delle prime città piemontesi – la prima nella provincia di Cuneo – ad adottare questo strumento operativo.

La Polizia di Fossano inizierà presto la sperimentazione con i taser

L’annuncio è arrivato al termine del corso teorico-pratico tenutosi presso il Comando di Polizia Locale, che ha visto coinvolti dieci agenti, tra ufficiali e sottufficiali, abilitati al corretto utilizzo del dispositivo. Secondo il sindaco Dario Tallone, si tratta di un investimento che punta a rafforzare l’efficacia e la sicurezza degli operatori durante le attività sul territorio. Il taser – sottolinea il primo cittadino – viene considerato soprattutto come uno strumento di deterrenza, in grado di ridurre i rischi sia per gli agenti che per le persone coinvolte: nella maggior parte dei casi, infatti, la sola minaccia del suo utilizzo sarebbe sufficiente a evitare l'escalation di situazioni critiche.

L’introduzione del taser è disciplinata dalla delibera comunale n. 333 del 31 ottobre 2024, e diventerà operativa non appena completate le ultime fasi dell’iter giuridico e sanitario, con l’approvazione da parte dell’Asl delle linee guida mediche.

L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio portato avanti dall’amministrazione cittadina, che prevede anche l’implementazione di un sistema di videosorveglianza più moderno e capillare. A supporto di questo sistema, è in fase di realizzazione una centrale operativa all’interno del Comando della Polizia Locale, che sarà interconnessa con le forze dell’ordine. Proprio in quest’ottica è stato siglato anche un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri, deliberato con atto n. 403 del 23 dicembre 2024, che permetterà ai militari l’accesso diretto ai flussi video della sorveglianza urbana.

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