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La polemica

Salvatore Borsellino contro Caselle: «Non voglio che ricordiate Paolo», ma il sindaco Marsaglia non ci sta

La disputa è partita dall'assenza del Primo Cittadino alla consegna del premio al collaboratore di giustizia  Mauro Esposito

Salvatore Borsellino contro Caselle: «Non voglio che ricordiate Paolo», ma il sindaco Marsaglia non ci sta

«Non gradisco commemorazioni per il 19 luglio da parte di questa Amministrazione. Il 14 giugno vi siete defilati, e questo mi dice tutto». Queste le dure parole pronunciate da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, contro il sindaco e la giunta di Caselle. Con questo messaggio, Salvatore ha espresso il suo rifiuto nei confronti della cerimonia commemorazione per ricordare la morte del fratello e degli uomini della sua scorta prevista per il 19 di luglio nella città dell'aeroporto.

Lo sdegno e la netta presa di posizione da parte di Salvatore Borsellino è dettato dal fatto che, lo scorso 14 giugno, durante la consegna di un premio a Mauro Esposito, testimone di giustizia, il sindaco di Caselle Giuseppe Marsaglia non ha partecipato alla cerimonia. Con l'assenza di membri della giunta, a consegnare il riconoscimento ad Esposito è stato Andrea Fontana, vicepresidente del consiglio comunale, che era presente insieme agli altri due consigliere, Endrio Milano e Roberto Turletto. 

Salvatore Borsellino, attraverso un messaggio, ha così commentato la vicenda: «Non voglio che il nome di Paolo diventi un ornamento per chi si sottrae quando la presenza conta davvero». Poi ha continuato: «Non si onorano i martiri della mafia con una corona di alloro se, quando i vivi sfidano l’omertà, le istituzioni restano altrove - poi prosegue - Ricordare Paolo significa schierarsi accanto a chi denuncia. Significa esporsi al rischio che lui e Giovanni Falcone conoscevano bene». Poi Borsellino conclude: «Non voglio cerimonie di circostanza - sottolineando - Le assenze, come quella del 14 giugno, non si cancellano con una commemorazione tardiva».

Il sindaco di Caselle Giuseppe Marsaglia ha preferito non replicare alle parole pronunciate da Borsellino, sottolineando che la cerimonia si terrà ugualmente. Poi il Primo Cittadino ha commentato così la sua assenza durante l'evento tenuto il 14 di giungo: «Non ero presente perché ero ad un matrimonio programmato da tempo, e ho delegato un membro della giunta che ha salutato tutti». Poi ha concluso: «Ognuno è libero di esprimere il suo pensiero, ma non voglia che sia politicizzata una commemorazione».

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