l'editoriale
Cerca
Provincia
10 Luglio 2025 - 13:20
Il progetto “Polis – Casa dei Servizi di Cittadinanza Digitale”, finanziato dal Pnrr e promosso da Poste Italiane, promette una rivoluzione nei piccoli centri: sportelli evoluti, totem digitali, possibilità di richiedere certificati, prestazioni Inps, persino il rinnovo del passaporto. A San Carlo, però, la realtà è ben diversa: l’ufficio postale di piazza Martiri della Libertà è ancora chiuso, e la data della riapertura è slittata di almeno venti giorni rispetto alla previsione iniziale del 10 luglio.
A pagare il prezzo più alto da questo disagio sono i residenti privi di mezzi propri, in particolare gli anziani, che ora devono raggiungere gli uffici di San Francesco al Campo o Ciriè anche solo per ritirare la pensione o una raccomandata. E mentre i cantieri si moltiplicano, i servizi essenziali diventano irraggiungibili.
Il Comune, dopo un recente sopralluogo, ha confermato che l’impresa incaricata dei lavori è in difficoltà nel rispettare il cronoprogramma. Impegnata su più fronti, la ditta non riesce a portare a termine nei tempi quanto previsto. Il caso di San Carlo non è isolato: situazioni analoghe si sono verificate a San Maurizio Canavese e a Favria, dove i lavori del progetto “Polis” hanno causato ritardi e malcontento.
L’unica notizia positiva è l’annuncio dell’installazione di uno sportello Postamat. Tuttavia, al momento si tratta solo di una promessa, senza date certe. E intanto i cittadini attendono, tra frustrazione e rassegnazione.
L’iniziativa di Poste mira a dotare oltre 7mila comuni italiani sotto i 15mila abitanti di servizi digitali avanzati. Ma il rischio è che, in nome dell’innovazione, si trascuri l’accessibilità concreta dei servizi per le fasce più fragili. A San Carlo, il progresso digitale resta – per ora – solo un cantiere aperto.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..