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Il lutto

Bardonecchia saluta Franco Chiaffrino: oggi i funerali del fruttivendolo scomparso nell’esondazione

Presenti la sindaca e i gonfaloni del Comune. Commozione in via Medail per il negoziante

Bardonecchia saluta Franco Chiaffrino: oggi i funerali del fruttivendolo scomparso nell’esondazione

Una chiesa gremita, una piazza colma e un silenzio assordante hanno accompagnato oggi pomeriggio l’ultimo saluto a Franco Chiaffrino, il fruttivendolo 70enne travolto dall’esondazione che ha colpito Bardonecchia il 30 giugno 2025. Nella parrocchia di Sant’Ippolito, il paese si è stretto intorno alla famiglia di Franco. Presenti i gonfaloni del Comune e la sindaca Chiara Rossetti, che ha preso la parola: «Questo è un giorno triste per tutti noi bardonecchiesi. Salutiamo per l’ultima volta il nostro amico Franco. La sua scomparsa ha reso ancora più tragici questi giorni difficili. Siamo qui in tanti, e tutti insieme vogliamo far sentire il nostro affetto ai suoi familiari. Come non verrà mai meno il ricordo di Franco».

In tantissimi hanno affollato la piazza e le navate della chiesa, a dimostrazione di quanto fosse amato. Franco era un volto conosciuto da tutti, nel paese e nei mercati della valle, dove fin da bambino aveva iniziato a lavorare con il padre. Il suo negozio di frutta e verdura in via Medail 66a, in pieno centro, è oggi chiuso, ma davanti alla serranda abbassata continuano a fermarsi passanti e amici, lanciando uno sguardo carico di nostalgia. «Lo vedi quel cane là fuori? Se ci fosse stato Bibi gli avrebbe già dato un biscottino», ricordava con amarezza G., amico di lunga data.

«Ci conoscevamo da una vita. Lo conoscevano tutti in paese. Un uomo generoso, un lavoratore eccezionale, un amico».
Solo due giorni prima della tragedia, Franco e G. avevano fatto un aperitivo insieme.. «Chi se lo immaginava...», sussurra G. guardando fuori verso via Medail. Ornella, che gestisce un bar proprio di fronte al negozio di Franco, lo ricordava con una parola: «Gioioso. Conosceva tutti. Veniva spesso a prendere il caffè, sempre con un sorriso, sempre con due parole gentili. Gli volevano tutti bene, e non è un modo di dire». Tra i tanti ricordi affiora anche il legame di Franco con gli animali: tre anni fa aveva perso il suo amato Ghibli e da poco aveva adottato un maltese, a cui era legatissimo.

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