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Rigenerazione verde

Una nuova vita per il Castello di Lisio

Da rudere abbandonato a cuore verde della comunità: ecco come il Castello di Lisio diventerà un centro di aggregazione e scoperta per adulti e bambini.

Una nuova vita per il Castello di Lisio

In Valle Mongia, sta prendendo forma un progetto che unirà storia, natura e partecipazione collettiva: la rigenerazione del Castello di Lisio, promossa dalla Fondazione CRC. L’iniziativa, presentata giovedì 17 luglio nella Confraternita di Santa Caterina, punta a trasformare le rovine della fortezza in un luogo vivo e aperto a tutti. 

Durante l’evento, il vicesindaco Marco Lombardi ha simbolicamente consegnato “il topo di Lisio” al presidente della Fondazione CRC Mauro Gola e alla vicepresidente Elena Merlatti, come segno di riconoscenza per l’impegno concreto sul territorio.

IL CASTELLO DI LISIO RINASCE GRAZIE ALLA COMUNITÀ
La rigenerazione del castello non riguarderà solo la riqualificazione fisica del luogo, ma sarà un lavoro profondo di ascolto e dialogo con la comunità locale. Infatti, nei mesi scorsi, si sono tenuti quattro incontri pubblici presso l’ex Pensione del paese, supportati dallo studio creativo GRRIZ. Si è trattato di momenti preziosi, durante i quali si sono condivisi racconti, bisogni e soprattutto idee sul castello, ponendo attenzione soprattutto sui temi di memoria, natura, spazio e gioco.

Il coinvolgimento della comunità è stato concreto: i cittadini, infatti, sono stati chiamati a segnalare non solo i luoghi simbolici del territorio, ma anche quelli da migliorare. Tra le iniziative, è stata anche organizzata una passeggiata esplorativa attorno al castello, durante la quale i partecipanti hanno scattato fotografie e realizzato un erbario con oltre 70 piante. Durante le attività, è stata anche creata una “bottiglia della memoria”, dove ognuno poteva lasciare un messaggio o un sogno per il futuro del castello.

Parallelamente, si è aperto un confronto con amministratori locali, associazioni culturali e operatori ambientali e turistici per pensare strategie di valorizzazione a lungo termine. Tanti i temi trattati tra cui la tutela dei castelli medievali, la valorizzazione della filiera del castagno e il turismo slow tra outdoor e cultura.

NATURA E AMBIENTE PROTAGONISTE DEL PROGETTO
Il progetto di rinnovo del castello prevede in primo luogo la creazione di un percorso immersivo tra natura e sostenibilità. L’accesso all’area avverrà infatti attraverso portali scenografici e accoglienti, ognuno arricchito con essenze botaniche protagoniste della storia agricola del territorio: lavanda, salvia, finocchio selvatico, piante aromatiche e officinali.

All’interno si snoderanno diversi spazi tematici:

  • I Giardini Resilienti, dedicati alle pratiche agricole capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici;
  • L’Orto del Ristorante, per una produzione locale e sostenibile a servizio dell’educazione alimentare;
  • Il Frutteto – Giardino Goloso, dove saranno coltivate varietà antiche del territorio;
  • Il Giardino Pedagogico, pensato per l’apprendimento sensoriale e le attività didattiche.

La parte nord dell’area, già ricca di alberi come castagni e ciliegi monumentali, verrà preservata, mentre una zona sarà lasciata priva di istallazioni e verrà dedicata ad un prato dove leggere, giocare e rilassarsi. Inoltre, saranno realizzati un anfiteatro immerso nella natura e un’area picnic con pergolato.

Il progetto, che per ora è solo sulla carta, entrerà presto nella sua fase esecutiva. Entro la primavera del 2026 è infatti previsto l’ottenimento delle autorizzazioni e l’avvio dei lavori. L’apertura ufficiale dello spazio al pubblico è in programma per l’estate del 2027, quando il castello tornerà a essere un luogo vivo di condivisione per tutta la valle.

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