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Violenza No Tav, la premier Meloni: «Guerriglia urbana. Un atto vergognoso»

Il commento della premier dopo gli scontri in Valsusa. E oggi a Venaus arriva la parlamentare europea Ilaria Salis...

La premier Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni

L’autostrada bloccata, i sassi contro la polizia, i No Tav incappucciati che tirano giù il filo spinato e appiccano incendi. Immagini che tutti hanno visto e che hanno provocato la reazione, durissima, della premier Giorgia Meloni. Che ha commentato così il pomeriggio di follia dei No Tav in Valsusa: «E’ vergognoso quanto accaduto in Valsusa. Gruppi organizzati di No Tav hanno occupato l'autostrada Torino-Bardonecchia, dato l'assalto ai cantieri, lanciato pietre e fumogeni contro le forze dell'ordine. Atti di guerriglia urbana - così la premier Meloni - indegni di una nazione civile, che non hanno nulla a che vedere con l'espressione del dissenso e che condanniamo con fermezza. Atti che, con il decreto sicurezza voluto dal governo, potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza. Piena solidarietà e vicinanza ai nostri uomini e donne in divisa, che hanno dimostrato il loro valore e il loro senso del dovere, per arginare i disordini e garantire la sicurezza».

Duri anche altri esponenti del governo, tra cui il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Che ha commentato così i fatti di oggi pomeriggio in valle: «Quanto accaduto in Val di Susa è semplicemente vergognoso. Dietro la facciata di un evento culturale si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il decreto sicurezza: di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini».

Critiche agli scontri provocati dai No Tav ai cantieri arrivano poi da Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione. «E’ stato un attacco allo Stato, ora serve tolleranza zero contro i violenti. Il progresso non si fermerà. L’assalto ai cantieri da parte delle brigate No Tav è solo l'ultimo di una lunga serie di agguati allo Stato», ha dichiarato Zangrillo. Domani, intanto, è l’ultimo giorno dell’Alta felicità. Difficilmente ci saranno altri scontri, ma in valle l’attenzione sarà per Ilaria Salis, che parlerà alle 14.30 insieme a Patrick Zaki. A moderare, Dana Lauriola, leader di Askatasuna, centro sociale di corso Regina che il sindaco Lo Russo vuole “legalizzare”.

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