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IL PROGETTO

Caluso, nuovo restyling per il Parco Spurgazzi: 250mila euro per mura interne e accessibilità

Dopo il recupero esterno, il Comune punta a un altro finanziamento: in progetto illuminazione smart, abbattimento barriere e valorizzazione degli alberi monumentali

Caluso, nuovo restyling per il Parco Spurgazzi: 250mila euro per mura interne e accessibilità

Parco Spurgazzi, Caluso (da archivio)

Nuovo capitolo per il Parco Spurgazzi di Caluso. Dopo il recente completamento del recupero delle mura esterne ottocentesche – accompagnato dalla creazione di un camminamento grazie ai fondi del PNRR – l’amministrazione comunale punta ora a sistemare anche l’interno del polmone verde che circonda palazzo Valperga di Masino.

Per farlo, il Comune ha partecipato al bando regionale “Obiettivi comuni”, presentando uno studio di fattibilità firmato dall’architetto Marco Minari che prevede un investimento complessivo da 320mila euro: 250mila richiesti alla Regione, più 70mila di fondi propri. 

L’intervento mira a completare la riqualificazione del parco, intervenendo sulle mura interne, eliminando le barriere architettoniche per agevolare l’accesso anche ai visitatori con disabilità e aggiornando l’impianto di illuminazione. L’assessore ai Lavori pubblici Dario Actis Foglizzo sottolinea che il progetto consentirà «una fruizione più inclusiva e la valorizzazione del giardino all’inglese», cuore paesaggistico del complesso.

Parte del merito per il rilancio del parco va ancora una volta al Lions Club Caluso Canavese Sud Est: dopo aver finanziato in passato la sistemazione della vasca in Serizzo, l’associazione si è occupata anche del censimento botanico dell’area verde, circa dodicimila metri quadrati punteggiati da ottanta alberi d’alto fusto. Piccole targhe identificative spiegano al pubblico le caratteristiche delle principali specie.

Non mancano però i segni del tempo: negli anni sono state abbattute alcune piante malate, compresi due imponenti platani abbattuti lo scorso giugno vicino alla torretta Belvedere. Resistono invece due “veterani” del parco: la sequoia sempreverde alta 30 metri, con oltre due secoli di storia, considerata albero monumentale e quindi tutelata dalla legge (le sanzioni in caso di danneggiamento vanno da 5 a 100mila euro); e il cedro del Libano di 32 metri che domina la zona alta del parco, offrendo ombra all’area giochi. Colpita anni fa da un fulmine e abbassata per motivi di sicurezza, la sequoia monumentale resta ancora oggi l’albero simbolo del parco.

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