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Venaus pioniera dell'energia rinnovabile: il nuovo impianto produce energia solare e gestisce i sedimenti

Inaugurato oggi il sistema di desedimentazione, alimentato dai pannelli fotovoltaici galleggianti sul lago

Venaus fotovoltaico

L'impianto fotovoltaico galleggiante di Venaus

A Venaus, in Val di Susa, è stato inaugurato venerdì 19 settembre il primo impianto Enel che unisce fotovoltaico galleggiante e sistema di desedimentazione, un’innovazione destinata a cambiare il volto dell’idroelettrico. L’impianto, presentato alla presenza di istituzioni e rappresentanti del settore energetico, consente di produrre energia rinnovabile, ridurre l’evaporazione dell’acqua e gestire i sedimenti del bacino senza svuotarlo.

Nicola Rossi, responsabile Innovation Enel, ha evidenziato come con il nuovo impianto Venaus diventi più efficiente e sostenibile. Anche Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive, ha rimarcato che l’esperienza piemontese dimostra la possibilità di sostenere la transizione energetica senza consumo di suolo, unendo innovazione e tutela del territorio. Sonia Cambursano, consigliera della Città metropolitana di Torino, ha sottolineato che la Valle di Susa necessita di progetti di questo tipo, capaci di produrre energia pulita salvaguardando l’ambiente.

Il sistema funziona grazie a una serie di eliche che muovono i sedimenti depositati sul fondo del bacino, successivamente aspirati e rilasciati in concentrazione controllata durante la normale operatività. Tutto il processo è alimentato dai pannelli fotovoltaici flottanti, sviluppati con la collaborazione di NRG Island, dell’Università di Padova e della startup Pipein.

Già nel 2023 la centrale idroelettrica di Venaus era stata “solarizzata” con un impianto galleggiante dotato di pannelli bifacciali, capaci di produrre circa 1.200 MWh all’anno. Oltre a non consumare suolo, i moduli traggono vantaggio dalle temperature più basse dell’acqua, aumentando il rendimento, e riducono l’evaporazione, preservando la risorsa idrica.

La centrale idroelettrica di Venaus ha una lunga storia. Entrata in servizio nel 1967, utilizza le acque del lago artificiale del Moncenisio, creato dallo sbarramento con una diga costruita poco oltre il confine, in territorio politicamente francese ma geograficamente italiano. Un primo sbarramento era stato realizzato nel 1921 per ampliare il piccolo lago naturale presente al Colle del Moncenisio, mentre l’attuale diga, completata nel 1968, è interamente in materiale naturale, senza calcestruzzo. Il bacino ha una capacità utile di 320 milioni di metri cubi, con un salto idraulico di oltre 1300 metri, una portata di 21 metri cubi al secondo e una potenza di 240 MW.

Secondo Enel, l’integrazione tra solare galleggiante e desedimentazione apre la strada a un nuovo modello di gestione dell’energia: un approccio dinamico e replicabile che rafforza l’efficienza dell’idroelettrico e ne amplia il contributo alla transizione energetica.

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