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Il caso

Operazione “Crack Village 2”: nuovi sviluppi nel caso della rete di spaccio in Val di Susa

Arrivano tre ulteriori misure cautelari: arrestato un 43enne, domiciliari per un 24enne e obbligo di firma per un 51enne

Operazione “Crack Village 2”: nuovi sviluppi nel caso della rete di spaccio della Val di Susa

Carabinieri, foto d'archivio

Nuovi sviluppi nell’operazione “Crack Village 2”, il secondo filone dell’inchiesta dei carabinieri della Compagnia di Susa che da oltre due anni indaga sullo spaccio in Val di Susa. Venerdì mattina sono state eseguite tre misure cautelari emesse dal Tribunale di Torino: un 43enne italiano è stato arrestato per spaccio, trovato in possesso di 200 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento; un 24enne è stato posto ai domiciliari; un 51enne è stato denunciato per spaccio dopo che in casa gli sono stati rinvenuti 2,5 grammi di cocaina, con l’aggiunta dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini erano partite nel giugno 2023 da una rapina brutale a Mompantero ai danni di due anziani, pestati e derubati mentre dormivano. Da quell’episodio si è arrivati a scoperchiare un sistema di spaccio con base logistica a Bussoleno, trasformata negli anni in una piazza a cielo aperto per la compravendita di droga grazie alla facilità di movimento lungo la ferrovia storica tra i paesi valsusini e Torino.

Già il 4 agosto scorso la prima fase dell’operazione aveva portato a sei arresti, tra cui i presunti principali responsabili della rapina, l’algerino 52enne Samir G. e l’albanese 34enne Entor M., oltre a due giovani senegalesi di 22 e 23 anni accusati di spaccio e ad altri italiani ritenuti mandanti dell’irruzione a Mompantero. A loro si erano aggiunte misure di custodia per ulteriori soggetti coinvolti, tra cui un 40enne senegalese colpito dal divieto di dimora a Torino e provincia.

Il bilancio complessivo delle indagini, tra sequestri e blitz tra il 2023 e l’estate 2025, conta venti arresti e sei denunce, con il ritrovamento di 140 grammi di crack, quattro chili di hashish, 250 grammi di marijuana e attrezzatura per il confezionamento. I carabinieri non escludono che la rete criminale, già fortemente ridimensionata, possa avere ulteriori diramazioni ancora da individuare.

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