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la memoria alpina

Valchiusella, una targa in memoria dell’alpinista Andrea Biffi

La cerimonia, organizzata dagli amici e dai compagni di escursione, prevede la salita di due gruppi da Scalaro e da Traversella

Valchiusella

Andrea Biffi, 32 anni, originario di Borgiallo e padre di due figli, era conosciuto nell’ambiente outdoor per le sue prestazioni nelle gare di ultratrail e per le spedizioni in autonomia

Domenica 19 ottobre, al Colle di Pian Spergiurati, tra la Valchiusella, Quincinetto e la Valle d’Aosta, verrà posata una targa in ricordo di Andrea Biffi, alpinista e trail runner canavesano scomparso il 17 agosto 2025 durante una traversata solitaria sulla Cresta Berhault, al Monviso. La cerimonia, organizzata dagli amici e dai compagni di escursione, prevede la salita di due gruppi da Scalaro e da Traversella, che si incontreranno in quota per l’inaugurazione.

Il luogo scelto non è casuale: proprio qui Biffi aveva portato a termine una delle sue imprese più significative, la traversata integrale delle creste valchiusellesi, un percorso di 53,6 chilometri e oltre 6.000 metri di dislivello positivo, completato in un’unica sessione. L’iniziativa vuole ricordarne la passione per la montagna e la conoscenza approfondita del territorio, maturata in anni di attività sportiva e alpinistica.

Andrea Biffi, 32 anni, originario di Borgiallo e padre di due figli, era conosciuto nell’ambiente outdoor per le sue prestazioni nelle gare di ultratrail e per le spedizioni in autonomia. Dopo un periodo trascorso in Sudafrica tra il 2013 e il 2018, dove si era formato come atleta di lunga distanza, era tornato in Italia distinguendosi in competizioni come la Ivrea-Mombarone, il Trofeo Punta Quinzeina e la Pass2Pass Ultra Trail, chiusa al secondo posto. Nel 2025 aveva ottenuto la vittoria al Mountain Ultra Trail by UTMB in Sudafrica, una prova di 170 chilometri con quasi 8.000 metri di dislivello.

Oltre alle gare ufficiali, Biffi aveva dedicato gran parte della sua attività a progetti personali. Tra questi, la prima traversata non-stop dell’Alta Via Canavesana, completata in poco più di 31 ore, e la già citata impresa sulle creste valchiusellesi. Le sue spedizioni si distinguevano per l’approccio tecnico e per la capacità di gestione autonoma in ambienti di alta montagna.

Il 17 agosto 2025 Biffi aveva intrapreso in solitaria la Cresta Berhault, itinerario di collegamento tra il Colle delle Traversette e la vetta del Re di Pietra. Dopo alcune ore di contatto con la famiglia, il segnale GPS si era interrotto; le ricerche, coordinate dal Soccorso Alpino Piemontese, dai vigili del fuoco e dalla Gendarmerie francese, avevano portato al ritrovamento del corpo il giorno successivo, nel Couloir del Porco, sul versante francese del Monviso.

La targa al Pian Spergiurati rappresenta oggi un punto di riferimento per chi condivide la stessa passione per la montagna. L’iniziativa non ha carattere celebrativo, ma intende valorizzare la figura di un atleta che ha contribuito a promuovere la conoscenza e il rispetto del territorio alpino canavesano, simbolo di un modo di vivere la montagna fondato su preparazione, prudenza e consapevolezza.

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