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Il progetto

Bando Biodiversità: 443 mila euro per riqualificare il parco storico di Moncalieri

Lo storico polmone verde che custodisce l'eredità botanica di Casa Savoia beneficerà di fondi europei per valorizzare habitat naturali ed edifici storici come la Torre del Roccolo

Bando Biodiversità: 443 mila euro per riqualificare il parco storico di Moncalieri

Il parco del Castello Reale di Moncalieri riceverà 443 mila euro dalla Regione Piemonte per interventi di riqualificazione naturalistica. Le risorse arrivano dal Bando Biodiversità, finanziato attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027, con cui la Regione ha stanziato complessivamente 8 milioni di euro per progetti di conservazione degli habitat naturali, tutela delle specie e valorizzazione delle aree protette. Di questi, oltre 4 milioni sono già stati assegnati per 11 progetti distribuiti sul territorio piemontese.

Il bando, aperto fino a dicembre 2025, si rivolge ai comuni e agli enti di gestione delle aree protette con l'obiettivo di migliorare la qualità ambientale attraverso interventi mirati: dalla creazione di zone umide e habitat per anfibi, uccelli e rettili, al contenimento delle specie invasive, passando per la riqualificazione di ex aree estrattive e la valorizzazione delle aree verdi urbane.

UN POLMONE VERDE CON SECOLI DI STORIA
Il parco del Castello Reale di Moncalieri, che beneficerà di questi fondi, è una grande area verde di proprietà del Comune, che la ha ottenuta dall'Agenzia del Demanio.

Il parco ospita una notevole varietà di piante, eredità di Casa Savoia: a metà dell'Ottocento furono messi a dimora ventimila alberi di 97 specie diverse, molte delle quali autoctone. L'area, che si estende per circa sette ettari nella zona collinare che sovrasta la Residenza reale riconosciuta Unesco Patrimonio dell'Umanità, conserva ancora oggi alcuni edifici storici di grande valore, come la Torre del Roccolo, utilizzata per lungo tempo per la caccia, e la Casa del Vignolante, che serviva a custodire l'uva prodotta dai vigneti del re. Non manca un suggestivo laghetto popolato da ninfee.

Il progetto originario fu disegnato dall'architetto paesaggista Michel Bénard, che coronò il percorso dei giardinieri francesi a Torino iniziato nel 1651 con Jacques Gelin. Bénard realizzò alcuni dei più rilevanti complessi piemontesi del Settecento, tra cui il giardino radiale della juvarriana Palazzina di caccia di Stupinigi e il parco collinare del castello reale di Moncalieri. Per quest'ultimo, vincolato dall'orografia collinare e dall'impianto terrazzato preesistente, progettò un sistema di grandi terrazzamenti con belvedere sommitale, collegati da scaloni laterali. Nell'Ottocento il parco fu rimodellato con la realizzazione dello specchio d'acqua e delle due costruzioni, tra nuovi boschetti e percorsi irregolari.

La rinascita del parco ha avuto inizio nel 2018 con un protocollo di intesa che ne trasferiva la proprietà dal Demanio alla Città. I lavori, partiti nel 2023, sono stati resi possibili grazie a un investimento di circa 2,6 milioni di euro, di cui 2 milioni provenienti dal Pnrr. Gli interventi hanno riguardato la componente arbustiva e floreale, la rifunzionalizzazione delle opere architettoniche presenti, il ripristino della sentieristica e del laghetto. Oltre un milione e mezzo è stato dedicato alla parte naturalistica, con la riscoperta degli antichi percorsi, la lotta alle piante invasive e la riqualificazione delle aree verdi. L'apertura ufficiale del Bosco del Re è avvenuta sabato 12 aprile, dopo un anno e mezzo di lavori.

Il parco è inoltre parte dell'area MaB, Parco Collina del Po, diventando patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale. L'accesso è garantito da due ingressi: il principale si trova in viale Rimembranza, il secondario in strada Santa Brigida 3. Agli ingressi sono presenti stazioni di ricarica per e-bike.

GLI ALTRI INTERVENTI NEL TORINESE
Nel territorio torinese i progetti finanziati dal bando coprono un ampio spettro di interventi. A San Sebastiano da Po sono previsti 297 mila euro per il recupero ambientale dell'ex cava Battagliana-Isolone, mentre a Chivasso arriveranno 450 mila euro per la riqualificazione del Parco del Sabiunè.

Il progetto più consistente riguarda il Parco del Po Piemontese, che beneficerà di 500 mila euro per la creazione di pozze temporanee per anfibi, nuove alberature e un pontile galleggiante per la navigazione dolce. Infine, al Parco Margherita Hack di Rivoli sono destinati 263 mila euro per la conservazione degli habitat naturali.

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