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L'iniziativa

"Mister Jackpot" debutta a San Giusto: lo spettacolo dell'ASL TO4 che parla di gioco d'azzardo

Venerdì 7 novembre il Salone Gioannini ospiterà un incontro promosso dal dipartimento Patologia delle Dipendenze, che utilizza il linguaggio teatrale per sensibilizzare sul disturbo da gioco

"Mister Jackpot" debutta a San Giusto: lo spettacolo dell'ASL TO4 che parla di gioco d'azzardo

Il Salone Gioannini di San Giusto Canavese si prepara ad accogliere, venerdì 7 novembre alle ore 21, la prima rappresentazione di "Mister Jackpot". Si tratta di uno spettacolo tragicomico di circa un'ora, che mescola recitazione, momenti musicali e elementi da cabaret per affrontare un tema delicato: la dipendenza da gioco d'azzardo. L'evento rientra nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione promosse dal dipartimento Patologia delle Dipendenze dell'ASL TO4, in linea con la Campagna Regionale sul Disturbo da Gioco d'Azzardo. Per assistere allo spettacolo non serve pagare il biglietto, ma è comunque consigliata la prenotazione, dato che i posti sono limitati.

L'ASL TO4 ha scelto di affiancare agli interventi tradizionali di prevenzione un approccio diverso, puntando sul teatro sociale come strumento per raggiungere le persone. L'idea è dare al pubblico gli strumenti per riconoscere i segnali di rischio legati al gioco patologico e favorire l'emersione di emozioni, esperienze e abilità psicosociali. "Mister Jackpot" è il primo di una serie di spettacoli che toccheranno vari luoghi del territorio dell'ASL TO4: scuole, teatri, sedi di associazioni.

Lo spettacolo è costruito su un meccanismo drammaturgico preciso. All'inizio il protagonista conquista la platea con battute brillanti e presenza scenica: si presenta come uno che vuole essere "un vincente", qualcuno che ce la può fare. Per i primi quindici minuti lo spettatore ride e si lascia coinvolgere. Poi qualcosa cambia. Il personaggio inizia a togliersi la maschera e a mostrare chi è davvero, raccontando frammenti della propria vita: gli affetti, i legami familiari, la passione che a un certo punto è diventata ossessione, soprattutto per le slot machine.

Il pubblico viene accompagnato dentro i meccanismi della dipendenza: l'adrenalina che sale, la dopamina che circola, l'endorfina che dà l'illusione di stare bene, l'eccitazione per la possibile vincita. Ma anche il vuoto che cresce dentro, quello che non si può riempire con nessun jackpot. Lo spettacolo vuole far capire cosa succede nella mente e nel corpo di chi gioca, senza giudicare ma cercando di far emergere la complessità del fenomeno.

Quando cala il sipario, l'esperienza non finisce. È previsto un momento di confronto aperto, dove chi ha assistito può fare domande e condividere impressioni. In sala saranno presenti l'attore e l'autore dello spettacolo, insieme agli operatori del dipartimento Patologia delle Dipendenze dell'ASL TO4, che parteciperanno a tutte le rappresentazioni. Un'occasione per approfondire, chiarire dubbi e parlare di un problema che coinvolge molte persone e le loro famiglie.

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