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il delitto di collegno

Il movente di Nicastri: «Ha ucciso Veronese per paura che il matrimonio saltasse»

Il giudice: «Nicastri preoccupato per il fatto che la compagna stesse posticipando le nozze per definire la questione dell'affidamento dei figli»

A sinistra, Michele Nicastri. A destra, Marco Veronese

A sinistra, Michele Nicastri. A destra, Marco Veronese

Ha ucciso Marco Veronese di notte in via Sabotino perché Valentina, ex fidanzata della vittima e sua attuale compagna, continuava a rimandare il matrimonio. Questo, secondo il gip, il movente che ha spinto Michele Nicastri, 49enne imprenditore informatico, ad assassinare con numerose coltellate il 39enne Marco Veronese, imprenditore attivo nel ramo della video-sorveglianza, a Collegno, il 23 ottobre scorso. «Nicastri, nutrendo un forte sentimento d'amore per Valentina - così la giudice Beatrice Bonisoli, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare - ed essendo preoccupato e dispiaciuto per il fatto che la compagna stesse posticipando il matrimonio per la priorità di definire la questione dell'affidamento dei figli con Veronese, dopo aver monitorato quest'ultimo per un certo periodo di tempo si è appostato sotto la sua abitazione per ucciderlo».

Dunque, Michele Nicastri, fermato dai carabinieri la mattina del 4 novembre, compagno di Valentina (che non è al momento indagata ma è stata interrogata come persona informata sui fatti), ha deciso di ammazzare a coltellate Veronese perché vedeva, nell'imprenditore 39enne, un possibile ostacolo alle sue nozze. Michele Nicastri, infatti, a febbraio di quest'anno aveva fatto alla donna la proposta di matrimonio ufficiale. Appena un mese dopo l'inizio della loro relazione. Ma Valentina, alle nozze, non voleva pensarci: «Con il problema della causa non me la sentivo di sposarmi, quindi il tutto era sospeso», ha dichiarato quando è stata nuovamente sentita dagli inquirenti dopo il fermo del 49enne responsabile del delitto. Nicastri, a giugno, aveva anche comprato una casa in corso Turati e voleva andarci vivere insieme a Valentina e ai figli che la sua compagna aveva avuto con Veronese. «Per la casa avevamo fatto il compromesso, ma non me la sentivo più di andarci insieme, magari - ha aggiunto Valentina - ci saremmo andati io e i bambini».

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