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Natale
17 Dicembre 2025 - 14:00
Immagine di repertorio
Nel Natale 2025 San Mauro Torinese non ospiterà il tradizionale presepe vivente, iniziativa storica della città, sospesa quest’anno per una serie di fattori organizzativi ed economici. Al suo posto, il 21 dicembre, la parrocchia cittadina ha previsto un Christmas Party, organizzato in autonomia rispetto all’amministrazione comunale.
La decisione è stata al centro del dibattito nell’ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì 15 dicembre, a seguito di un’interrogazione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia Paola Antonetto, che ha chiesto chiarimenti alla sindaca Giulia Guazzora sulle motivazioni della mancata organizzazione dell’evento, tradizionalmente molto partecipato e sospeso in passato solo durante il periodo pandemico.
Secondo quanto spiegato dalla sindaca, la rinuncia al presepe vivente è legata innanzitutto a ritardi organizzativi, riconosciuti dalla stessa amministrazione. «Quest’anno siamo arrivati tardi – ha dichiarato Guazzora – e non siamo riusciti a coordinare per tempo uffici e soggetti coinvolti. L’obiettivo è ripartire con maggiore anticipo nel 2026». A incidere sono state anche le difficoltà operative degli uffici tecnici, chiamati a gestire un evento complesso sotto il profilo logistico.
Un ulteriore elemento riguarda la sicurezza. L’organico della polizia locale non è attualmente al completo e i nuovi agenti, già selezionati, entreranno in servizio solo a partire da gennaio. Questa condizione non avrebbe consentito di garantire un presidio adeguato durante una manifestazione che negli anni ha richiamato migliaia di persone.
Sul piano finanziario, l’amministrazione ha richiamato i vincoli imposti dalla Corte dei conti, che avrebbe invitato il Comune a non utilizzare l’avanzo di bilancio per iniziative non considerate prioritarie, alla luce della situazione complessiva dei conti comunali. Un aspetto che, secondo la sindaca, ha inciso in modo determinante sulla decisione finale.
L’opposizione ha però espresso forti perplessità. Antonetto ha ricordato come il presepe vivente sia stato storicamente realizzato grazie alla collaborazione tra associazioni, volontari e parrocchie, con un impegno diretto del Comune ritenuto limitato. È stato inoltre sottolineato il valore economico dell’evento, che in passato avrebbe attirato tra le 4.000 e le 6.000 persone, con ricadute sul commercio locale.
Nel confronto politico è tornato anche il tema delle priorità di spesa, con riferimento ai 4.000 euro destinati lo scorso settembre all’intervento del climatologo Luca Mercalli durante la festa patronale dei Corpi Santi. Una scelta già contestata dall’opposizione e oggi richiamata come elemento di confronto con l’assenza di risorse per il presepe vivente.
Per il 2025, dunque, la tradizionale rappresentazione natalizia non si terrà. L’amministrazione assicura l’intenzione di riprendere l’iniziativa nel 2026, mentre il dibattito politico sulle modalità di programmazione e sulle scelte di bilancio resta aperto.
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