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10 Giugno 2021 - 07:09
La Commissione d’Appello Uefa ha deciso ieri di sospendere «fino a nuovo avviso» i procedimenti disciplinari contro Real Madrid, Barcelona e Juventus, gli ultimi tre club che ancora si rifiutano di rinunciare al progetto della Superlega. L’organizzazione europea presieduta da Ceferin aveva «aperto un procedimento disciplinare» il 25 maggio, minacciando di sanzionare i tre club per una «potenziale violazione del quadro giuridico della Uefa», mentre gli altri nove promotori della Superlega hanno evitato punizioni in cambio di sanzioni pecuniarie leggere. Una decisione era attesa prima dell’inizio dell’Europeo di calcio. Solo uno stringato comunicato: l’Uefa, a tal proposito, non ha fornito ulteriori dettagli ma il tutto avrebbe a che fare con l’ordinanza del Tribunale di Madrid che, a proposito di concorrenza, si è rivolto nelle settimane scorse alla Corte europea del Lussemburgo. Secondo l’accordo di Lugano, la giurisprudenza di tale ordinanza ha potere anche in Svizzera, dove l’Uefae la Fifa risiedono fiscalmente. Ci sono diverse sfumature legali dietro questa decisione Uefa. Il principale è che se sanzionasse i tre club andrebbe contro un ordine del tribunale, il che potrebbe significare che i loro membri sarebbero perseguitati per non aver collaborato con la giustizia. Il piano della Uefa ora deve passare attraverso l’appello contro l’ordinanza che gli impedisce di sanzionare, anche se tutto questo può allungare il processo e giocargli contro. Proprio per questo è difficilmente immaginabile una Champions League - la prossima - senza Juventus, Real Madrid e Barcellona. Per i fondati della Superlega una nota positiva, visto come un ulteriore passo avanti nella battaglia legale contro l’Uefa proprio nel giorno in cui la Premier League ha deciso di multare di 20 milioni di sterline i sei club che avevano aderito al progetto.
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