Segna sempre Di Maria: un gol dell’argentino lancia la Juve in Europa

Il trascinatore della Juve in Europa è sempre Di Maria, ma questa volta non con la specialità della casa: il Fideo, infatti, abbatte le resistenze del Friburgo nell’andata degli ottavi di finale con un colpo di testa da attaccante vero. Allegri torna a vincere una gara internazionale allo Stadium, la seconda su cinque dopo il Maccabi Haifa, ma non ipoteca ancora la qualificazione perché dopo l’1-0 bisognerà giocarsela in Germania tra una settimana. La Juve comincia la gara senza Pogba e con poco tifo dalla curva Sud, con i gruppi che hanno organizzato lo sciopero contro i daspo. La sorpresa è Miretti, in attacco ancora Di Maria e Vlahovic con Chiesa in panchina, Alex Sandro recupera ma si ferma dopo 22’ e lascia il posto a Bonucci. Il Fideo manda subito in apprensione la difesa dei tedeschi quando imbuca al 13° per Rabiot e Flekken riesce a salvarsi in qualche modo con il pallone che attraversa tutta la linea di porta. Con il passare dei minuti, il Friburgo trova maggiore ordine in campo e riesce a contenere bene la Juve e i primi 45 minuti si chiudono sullo 0-0. Non è una serata felice per Vlahovic, totalmente fuori condizione dal punto di vista fisico e mentale, ma a scacciare le paure ci pensa ancora una volta di Di Maria: il suo è un gol da bomber di razza, in anticipo sul difensore tedesco che si perde la sua marcatura per insaccare di testa sul cross di Kostic dalla sinistra. I bianconeri chiudono praticamente in dieci, con Chiesa che rimane in campo nonostante un problema al ginocchio destro (non quello operato a gennaio 2022, ndr) che lascia con il fiato sospeso. Anche Di Maria conclude stremato la partita dopo un’altra notte europea da trascinatore. I bianconeri rialzano la testa dopo il ko di Roma in campionato: ora testa alla Samp che domenica sera si presenterà allo Stadium, poi giovedì prossimo si cercherà di chiudere la pratica qualificazione per volare ai quarti di Europa League. A fine partita è raggiante Di Maria, ancora uomo partita. Sul futuro tiene aperta la porta: «Ne stiamo parlando - ha detto - qui sto bene, sento l’affetto dei tifosi».