l'editoriale
Cerca
DOPO LA PENALIZZAZIONE JUVE
24 Maggio 2023 - 00:02
Sui social è esplosa la rabbia dei tifosi della Vecchia Signora
Il giorno dopo la sentenza shock del -10 punti in classifica comminato dalla Corte Federale d’Appello ai danni della Juventus, sono arrivate le reazioni del mondo del pallone, dello sport e anche della politica. Intanto, secondo i primi retroscena emersi, la Juventus si sarebbe aspettata una penalizzazione di 5 punti. I bianconeri, a questo punto, valuteranno il ricorso dopo aver letto le motivazioni della sentenza, previste tra una settimana. Intanto basta leggere il comunicato diramato lunedì sera per capire cosa si aspettassero i legali della signora: «la sentenza non sembra tenere conto del principio di proporzionalità», si legge. Dicevamo i commenti. Dito puntato soprattutto sulle dinamiche della giustizia sportiva, ma non solo. A tal proposito il ministro Abodi: «Parte delle lungaggini - ha detto - dipende dalle asimmetrie delle varie procure della Repubblica, perché la giustizia sportiva ha una capacità di indagine relativamente limitata e si affida molto a quello che la giustizia ordinaria mette a disposizione. Ma è vero che i tre gradi di giudizio sono lunghi, soprattutto il terzo, quello al Collegio di Garanzia del Coni, e questo spiazza l’opinione pubblica a prescindere dal tifo. La competizione va tutelata, anche gli altri club devono vivere di certezze. Bisogna fare tesoro di questa esperienza per far sì che non si riverifichi». Per il presidente del Coni Malagò, invece: «La materia è di esclusiva pertinenza del mondo dello sport - ha detto -. Vogliamo modificare, tramite un regolamento, da presentare nella prossima Giunta, la dinamica della tempistica che deve tutelare i diritti del ricorrente, la celerità della giustizia e della terzietà. Su questo mi prodigherò», ha aggiunto. Poi ha precisato: «Ricordo che una riforma c’è già stata recentemente, con una serie di integrazioni e miglioramenti».
Stringendo il cerchio su Torino, il sindaco del capoluogo Lo Russo, di fede juventina: «Non entro nel merito, non ho gli elementi. Quello che penso è che è difficile appassionarsi a un campionato in cui le classifiche non le decidono i campi di gioco ma i tribunali e, soprattutto come quest’anno, durante il campionato. Penso non sia piacevole neanche per le altre squadre». L’ex Principino bianconero Claudio Marchisio entra duro, pubblicando un post via social per commentare la vicenda: «Dopo questo lunedì - ha scritto -, abbiamo la piena certezza che il nostro campionato è diventato peggio delle “opinioni da bar”. Abbiamo fatto vivere al mondo del calcio quanto siamo poco credibili. Da una parte abbiamo visto una grande squadra (Napoli) che torna allo scudetto dopo anni, con un gioco magnifico. Dall’altra la lotteria dei punti tolti, poi dati e poi ritolti in mesi di campionato, con squadre che si giocavano vari obiettivi e che non hanno reso questo campionato credibile. Non toglie le lacune di una squadra, Juventus, da inizio anno poco convincente e senza identità. Però ricordiamoci che i punti conquistati in campo in questo anno assurdo, non c’entrano nulla con quello che sta succedendo al di fuori. Poi leggi sentenze che tutelano soggetti che erano fuori dal campo e invece chi era in campo ne subisce di più. Tempi e metodi completamente sbagliati».
Anche Fabio Cannavaro ha detto la sua: «Il fatto di dover giocare mentre arrivano queste notizie non è facile - ha dichiarato l’ex Pallone d’Oro -, forse queste sono cose che andrebbero fatte a fine campionato. È giusto che chi sbagli paghi, ma magari alla fine del torneo». E i tifosi bianconeri?: «La Uefa adesso escluderà a prescindere la Juve da tutte le coppe per un anno almeno», è la profezia scritta dai gestori della pagina “Curva Sud Juventus”, secondo cui è stata decisiva per le sorti dei bianconeri l'idea Superlega «comandano solo loro e voglio continuare ad essere gli unici», si legge ancora.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..