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IL RETROSCENA DI MERCATO

Torino, Bellanova a parametro zero, Dimarco a 250mila euro ma nel 2019 Cairo disse "no"

Il primo è in cima alla lista dei rinforzi granata, il secondo può finire al Real o alla United. Allora fu scelto Laxalt

Quando Bellanova e Dimarco potevano andare al Torino a poco ma Cairo disse "no"

Federico Dimarco: nel 2019 poteva vestirsi di granata

Cronache di un calciomercato che poteva essere e invece non è mai stato. Un calciomercato che riguarda due calciatori di che vanno per la maggiore in questo periodo. Stiamo parlando di due terzini, merce rara, specie in casa Torino in questo momento. Il primo nome è quello di un giocatore per cui la dirigenza granata ha fatto importanti passi avanti negli ultimi giorni. Stiamo parlando di Raoul Bellanova, una stagione in prestito all’Inter dal Cagliari, società proprietaria del cartellino del calciatore. Ebbene, il ragazzo che ha mosso i primi passi calcistici nel Parabiago passato poi nelle giovanili del Milan, proprio ai tempi della Primavera rossonera, subito dopo la finale di Coppa Italia tra i granata di Coppitelli e i rossoneri, avrebbe potuto vestirsi di granata a parametro zero. La dirigenza di allora - correva il 2019, c’erano Massimo Bava e i suoi collaboratori - aveva in mano la possibilità di chiudere l’affare a fronte di una commissione da pagare al procuratore del classe 2000 e a un sostanzioso contratto (quadriennale o quinquennale) da corrispondere al calciatore. La proprietà valutò troppo alta la proposta fatta al calciatore e per questo non se ne fece nulla.

Il presidente del Torino Urbano Cairo

A quattro anni di distanza, il nome di Bellanova è in cima ai desiderata della dirigenza granata, pronta a sborsare pur di averlo cifre con qualche zero in più rispetto ad allora. Un altro nome di tendenza in questo momento, ormai distante sideralmente dai radar granata, è quello di Federico Dimarco, autore di una stagione strepitosa all’Inter. Ebbene, sempre nel 2019, sempre Bava e soci erano pronti a portarlo sotto la Mole dall’Inter - l’ultima stagione l’aveva giocata a Verona - con un prestito da 250mila euro più riscatto del cartellino fissato a 7 milioni. La proprietà disse “no” perché aveva giocato poco a Verona. Oggi quel Dimarco è al centro di trattative tra big europee con Real Madrid e United: ballano cifre da 40 milioni di euro. Allora, invece, gli fu preferito Laxalt: arrivato in prestito dal Milan, lasciò Torino nel mercato di gennaio.

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