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LE REAZIONI

La sentenza Uefa "spacca" il tifo Juve: ecco i due partiti

Sui social i bianconeri si dividono, ma l'obiettivo è unico: "Vincere lo scudetto"

I tifosi della Juventus

I tifosi della Juventus si dividono dopo la sentenza Uefa

Tutto sommato, poteva pure andare peggio. È questa la sensazione in casa Juventus dopo la sentenza dell’Uefa, che ha sanzionato i bianconeri con l’esclusione dalla Conference League per la stagione 2023/2024 e con una multa da 20 milioni di euro (di cui 10 sono condizionati e saranno applicati solo se i rendiconti finanziari annuali del club per gli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025 non sono conformi ai requisiti). Punto e a capo, la Juve è pronta a ripartire. Ormai non ha più nessuna spada di Damocle che pende sulla testa, la tanto attesa sentenza Uefa è arrivata e adesso si può pensare soltanto al campo. Già nella giornata di venerdì i vertici bianconeri hanno avuto un lungo colloquio: a Los Angeles, dove la squadra sta proseguendo la tournée, si sono ritrovati il tecnico Allegri, il ds Giuntoli e l’ad Scanavino pochi istanti dopo aver ricevuto la notizia da Nyon. I volti non sembravano particolarmente tirati, anzi si percepiva la grande concentrazione per costruire la Juve che verrà. Perché adesso si ha la certezza che i bianconeri parteciperanno soltanto a campionato e coppa Italia, di conseguenza non servirà una rosa extra-large avendo all’orizzonte una decina di partite in meno rispetto al solito. A questo punto, diventa ancora più fondamentale vendere prima di comprare, come d’altra parte aveva già fatto intuire Giuntoli. E non saranno ammesse spese folli, considerando che le casse del club vanno risanate e che l’anno prossimo non ci saranno nemmeno gli introiti delle gare internazionali.

Nel quartier generale bianconero si studia il nuovo mercato, mentre sui social il tifo si divide. «La Conference era una competizione inutile, per fortuna la evitiamo» è la parte che non vede così negativamente la decisione dell’Uefa, considerando che la squadra avrebbe dovuto affrontare un impegno infrasettimanale su campi ‘angusti’ e senza appeal. Poi, però, c’è anche il partito dei critici: «Questo è un altro schiaffo alla Juve, non c’è nessuno che ci difenda» il concetto espresso da tanti altri tifosi, che contestano alla società di non aver provato a combattere. Su una cosa non c’è nessun dubbio: «Gli obiettivi sono lo scudetto e la qualificazione in Champions» il paletto in vista della prossima stagione, con Allegri che non ha più alibi.

Intanto, l’avvocato Cesare Di Cintio commenta la vicenda: «È una decisione storica, per la violazione del fair play finanziario non è mai stata presa dall’Uefa una decisione tanto pesante – il commento del legale - se si esclude la sospensione per due anni del Manchester City nel febbraio 2020, cassata cinque mesi dopo dal Tas e ridotta a una sanzione pecuniaria». Inoltre, aggiunge Di Cintio, «La Juve non ricorrerà al Tas, quindi la sospensione farà giurisprudenza – conclude l’avvocato - è un dato importante a livello giuridico, perché annulla il settlement agreement: è il male minore che si poteva prevedere, il club è riuscito a contenere un percorso giudiziale che appariva più complesso e penso sia saggia la decisione di evitare il ricorso perché dal punto di vista sportivo permette di raggiungere gli obiettivi di poter puntare alla qualificazione in Europa la stagione dopo».

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