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TENNIS

Atp Finals, Sinner batte Djokovic per la prima volta: ecco le parole degli sfidanti dopo il match

Jannik: "Sensazione meravigliosa e ora...". Djokovic: "Congratulazioni a Sinner...E sul pubblico dico..."

Atp Finals, Sinner batte Djokovic per la prima volta: ecco le parole degli sfidanti dopo il match

L'abbraccio tra Sinner e Djokovic al termine della partita

“Sinner on his way”: sono l’1:33 di notte quando appare il messaggio dell’ufficio stampa dell’Atp sugli oltre duecento cellulari dei giornalisti accreditati alle Nitto Atp Finals di Torino 2023. “Sinner è sulla strada”, per la conferenza stampa post-match; Sinner è sulla strada "giusta" ci viene da aggiungere vista la prestazione fornita contro il numero 1 Novak Djokovic. Una vittoria propiziata anche dai 12.400 spettatori presenti sugli spalti che lo hanno trascinato dal primo all’ultimo secondo delle 3 ore e 8 minuti di battaglia: “Sensazione?  Meravigliosa – ha detto il 22enne della Val Pusteria -. E’ un grande privilegio per me giocare qui a Torino. Mi aspettavo un match molto duro ma con il pubblico che cercava di aiutarmi è stato più facile. Ho cercato di mettere tutto nella giusta direzione e quando le cose vanno così e c’è un italiano che gioca, l’atmosfera si fa davvero meravigliosa. Sono contento di poter essere parte di questo”. Quattro mesi dopo Wimbledon, è tutto un altro Sinner: “Quando hai ventidue anni – ha spiegato - puoi solo migliorare e imparare. Il mio processo, specialmente quest’anno, è stato questo. Abbiamo scelto di giocare meno tornei per allenarsi fisicamente. Questo mi ha aiutato molto ad aiutare essere fisicamente e mentalmente a fine stagione, per giocare questo appuntamento e la Davis. Comunque quando ho perso in tre set a Wimbledon 2023 contro di lui mi sono sentito più vicino a lui di quando ci ho perso a Wimbledon 2022 in cinque set”.

Qualcuno l’ha già ribattezzato il match dell’anno: “Mettendo insieme tutte le circostanze – ha raccontato -, giocando a Torino contro il numero uno che ha vinto 24 Slam, si può dire che è il top. Anche avessi perso il match sarebbe stato bello comunque nella mia testa. Perché per me l’obiettivo era stare vicino a lui e combattere in modo da sapere di poterlo battere anche successivamente”. Sul momento chiave della sfida, ottavo game del primo set, quando Sinner, complice un doppio fallo di Djokovic ha strappato il servizio al numero 1: “Sicuramente è stato un momento importante – ha detto -, quando sei sotto 40-0 ti prendi qualche rischio in più nei due punti successivi. Tante cose mi sono passate per la testa. devo però dire che forse è stato ancora più importante il game successivo, quello sul 6-5. Perché lo puoi anche brekkare, ma poi la cosa difficile è confermare il break servendo per il set”. Ha battuto il numero 1 Sinner, ma nonostante ciò non è ancora qualificato. Tutto si deciderà nella sfida con il danese Rune: “Non è facile – ha dichiarato -, ma da un certo punto di vista sono contento di poter affrontare di nuovo Rune e poter scendere in campo con un obiettivo. Adesso è importante il giorno di domani (mercoledì, ndr), bisogna recuperare le energie per bene”.  “Nel Round Robin – ha continuato - la cosa positiva è che se perdi puoi qualificarti, quella negativa è che se vinci puoi uscire. Forse però proprio quello che mi serve è andare in campo sapendo che c’è un obiettivo e che bisogna performare al cento per cento se voglio battere Rune, che sta giocando molto bene e si trova a proprio agio indoor. Sono contento di poter incontrare Holger giovedì”. Infine, tornando alla serata memorabile: “Se ripenso come tutto è cominciato? Certo, pensi a tutto quello che è stato – ha svelato la volpe rossa di San Candido -. Quello che mi ha sempre guidato è stato l’obiettivo del miglioramento. Ogni mattina mi sono sempre alzato con l’obiettivo di diventare la miglior versione di me stesso. Ora ho battuto il numero 1, mi era già capitato di battere Alcaraz quando era lui numero 1, ma lui lo vedo in modo diverso, perché siamo della stessa generazione”.

LE PAROLE DI DJOKOVIC

Tutto sommato una sconfitta indolore per Novak Djokovic, in virtù della formula Round Robin che gli tiene ancora aperta la possibilità di accedere alle semifinali. Un passo alla volta però per il numero 1 al mondo, prima c'è l'analisi della sfida persa contro la volpe rossa della Val Pusteria: “L’ultima volta che ci siamo sfidati - ha dichiarato - eravamo in semifinale a Wimbledon, ho vinto in tre set ma è stata una partita combattuta, pochi punti hanno fatto la differenza. Credo che in quella occasione abbia giocato come oggi, ma stavolta forse ha servito meglio e sui punti importanti è stato più coraggioso. Ha meritato di vincere perché nei punti importanti gli ho dato l’opportunità di prendere il controllo dei punti. Ero nello scambio e avrei dovuto mettere i piedi in campo, non l’ho fatto e l’ha fatto lui. Ha assolutamente meritato di vincere”. “In questo tipo di partite - ha continuato - ci sono poche opportunità; se non le cogli, lo farà l’avversario. In certi momenti devo essere più decisivo. Ma va bene così, a volte vinci e a volte perdi, questo è il nostro sport: la maggior parte delle volte, però, ho vinto partite così. Non penso di aver fatto troppe cose sbagliate. Semplicemente lui è stato coraggioso quando lo doveva essere. Congratulazioni a Jannik e al suo staff, hanno fatto un ottimo lavoro". Infine, il pubblico di Torino questa volta gli ha girato le spalle: "Me lo aspettavo - ha detto Djokovic -, è l’unico italiano qui... E gioca in Italia, c’è un grande hype e lui è in grande forma, quindi è normale che la gente volesse che fosse lui il vincitore”.

 

 

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