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in vasca corta
07 Dicembre 2023 - 20:04
Buona prova di Miressi (il primo da sinistra) agli Europei in vasca corta in Romania
Dimentichiamo in fretta il bottino stratosferico di Kazan due anni fa, altri tempi e soprattutto altri impegni. Ma l’Italia anche in una giornata complessivamente difficile ha motivi per sorridere anche in chiave torinese. Quarto e moderatamente soddisfatto. Sembra un paradosso, ma è la realtà di Alessandro Miressi nella finale di 50 stile agli Europei in vasca corta di Otopeni. Imprendibile Benjamin Proud con il nuovo record europeo a 20“18, meglio del 20“26 realizzato a Doha 2014 dal francese Florent Manadou qui secondo pari merito con Szebasztian Szabo. Ma il moncalierese è molto vicino e nuotando in 20”90 per la prima volta in carriera ha abbattuto la barriera psicologica dei 21 secondi. «Sono veramente contento del tempo e soddisfatto di quanto fatto in gara. Davanti erano imprendibili e io non mi sono nemmeno accorto del ritorno di Manadou dalla corsia uno». Quinto, appena alle sue spalle, Lorenzo Zazzeri ed entrambi torneranno protagonisti oggi nelle batterie e nelle semifinali dei 100 stile.
Sono arrivate però, in chiusura di programma, anche due medaglie entrambe d’argento. La prima grazie a Nicolò Martinenghi che è ancora in ritardo di condizione ma nei 100 rana detta ancora legge. Battuto dal torinese Ludovico Blu Art Viberti agli Assoluti di Riccione la settimana scorsa, si è rifatto in Romania mancando l’oro alle spalle di Arno Kamminga, battuto per soli 5 centesimi. «Mi dispiace perché vedevo Kamminga di lato con la coda dell’occhio, era più o meno la gara di due anni fa con tempi diversi. Ho lottato con i denti e con tutto quello che avevo, sono contentissimo. Ho fatto tutto quello che volevo fare». Più ampio invece il distacco dell’Italia nella finale della 4x50 mista femminile. Oro per la Svezia con 1’43’’26 e secondo posto per le azzurre che hanno anche battuto il record italiano con 1’43’’97.
Bene Costanza Cocconcelli al lancio nella rana, ancora meglio Benedetta Pilato a rana fino al secondo posto mantenuto poi da Silvia Di Pietro nel delfino e soprattutto da un’ottima Jasmine Nocentini nello stile. Insieme alla cuneese Sara Curtis, uscita mercoledì però nelle batterie dei 100 stile, è presente e futuro della Nazionale nella velocità. Senza dimenticare Sofia Morini e Chiara Tarantino che invece nei 100 sono in finale. E venerdì 8 dicembre potremo goderci anche la doppia finale di Alberto Razzetti, che si è qualificato sia nei 200 farfalla che nei 200 misti nuotando bene. Qui però è arrivata anche la squalifica di Thomas Ceccon, il numero uno azzurro, per un tocco non simultaneo nella virata a rana che non lo ha convinto molto: meglio qui che più avanti. Tornerà in vasca anche Simona Quadarella negli 800 stile.
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