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L'Italia brilla a Otopeni: per gli azzurri è poker di medaglie

Impresa per Razzetti che si porta a casa un argento e un bronzo. Terzo anche Mora, Quadarella seconda nei 1500

L'Italia brilla a Otopeni: per gli azzurri è poker di medaglie

Doppia medaglia per Razzetti (foto Federazione italiana nuoto)

Complici le scelte al risparmio di Thomas Ceccon, che avrà molte cartucce da sparare nel 2024 tra i Mondiali di Doha a febbraio e le Olimpiadi di inizio agosto, gran parte del peso azzurro nella vasca di Otopeni era sulle spalle di Alberto Razzetti. Il 24enne lavagnese non è uomo che si spaventi e lo ha dimostrato con due viaggi sul podio anche non sono stati d’oro. Nei 200 misti doveva sopperire anche all’assenza non voluta di Ceccon, squalificato il giorno prima e ha fatto meglio di due anni fa a Kazan quando era stato terzo.

A batterlo questa volta il vice campione olimpico Duncan Scott in 1’50“98, mentre il ligure ha chiuso in 1’53“09 precedendo comunque il lituano Danas Rapsys. Poi la finale dei 200 farfalla, con tutta la stanchezza accumulata, ha comunque lottato spalla a spalla con il ticinese Noé Ponti fino all’ultima vasca: 1’49”71 per lo svizzero e 1’50”10 per l’azzurro. «Sono comunque medaglie internazionali e quindi sono contento, avessi potuto riposare di più magari sarebbe stato diverso. Domenica avrò ancora i 400 misti, so che l’attesa è alta e farò il massimo». Razzetti era atteso, Lorenzo Mora meno non per la sua forza in sé ma perché nei 100 dorso era stato prima escluso dalla finale con il nono tempo e poi riammesso per un errore dei cronometristi. Allenato dal torinese Claudio Rossetto ad Ostia, Mora dalla corsia ha approfittato del regalo ed è andato a prendersi un bronzo importante pari merito con il romeno Andrei Ungur.

Il poker azzurro di medaglie è stato completato da Simona Quadarella, seconda nei 1500 dietro alla francese (ex russa) Anastasiia Kirpichnikova. Sabato 9 dicembre torna in vasca anche Alessandro Miressi nei suoi 100 stile con batterie e semifinali: «Io sono contento - ha detto dopo i 50 stile - perché ho fatto il mio tempo migliore sotto i 21 secondi per la prima volta. Gli altri sono specialisti e ci sta che mi hanno battuto. Magari sulla doppia distanza li batto io».

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