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SIMBOLO DELLA JUVE

Gatti, "goleador operaio": la storia dell'ex dilettante. E quel paragone con un grande ex...

Il centrale ha un record in Europa e continua a trascinare i bianconeri nel testa a testa con l'Inter

La gioia del match-winner della Juventus, Federico Gatti

La gioia del match-winner della Juventus, Federico Gatti

Segnare sta diventando una piacevole abitudine per Federico Gatti. E se gli attaccanti bianconeri continuano a steccare, con il poker d’assi Chiesa-Vlahovic-Milik-Kean che negli ultimi due mesi e mezzo ha messo insieme quattro reti, la Juve si aggrappa al centrale goleador. Sui successi contro Monza e Napoli c’è la sua firma, il classe 1998 si piazza tra i grandi in Europa: il difensore, infatti, ha segnato meno soltanto di Grimaldo del Benfica (7), Frimpong del Bayer Leverkusen (4) e Gosens del’Union Berlino (4), anche se questi sono tutti esterni bassi. Gatti, invece, non ha rivali in Italia e con quello contro il Napoli ha trovato il suo quinto gol nelle prime 40 apparizioni nella Juve, numeri davvero esaltanti per chi è arrivato dal basso.

"Tre anni fa giocava in Lega Pro, ha fatto dei passi da gigante e ha sempre una voglia matta di migliorarsi e di imparare" i complimenti arrivati da Allegri in persona. Già, perché il venticinquenne di Rivoli si è costruito dal basso, facendo la gavetta in giro per mezzo Piemonte. E’ passato anche dalle giovanili del Toro, poi ha cercato fortuna tra Pavarolo, Saluzzo, Verbania e Pro Patria. La svolta è arrivata nel 2021 con la chiamata del Frosinone e la promozione con i ciociari, l’anno successivo si è infilata addirittura la Juve. C’è stato un vero e proprio derby della Mole per Gatti, con i granata che pensavano di aver chiuso l’operazione e invece l’hanno spuntata i bianconeri.

Da un anno e mezzo ad oggi, il classe 1998 è arrivato dove nemmeno lui si sarebbe immaginato, facendo tornare in mente la figura del “calciatore operaio” che dai campi di provincia conquista quelli d’Europa. E il primo collegamento, il più naturale, porta al nome di Moreno Torricelli, uno che ha fatto grande la Juve dopo aver cominciato dividendosi tra la falegnameria e il calcio dei dilettanti. "Ma a me non piace fare paragoni, io credo nell’unicità di ogni singolo giocatore" il pensiero del grande ex quando gli si chiedono le similitudini con Gatti. Pure il centrale della Juve di oggi non pensa ad altro se non a migliorare: <Ho ancora tanta esperienza da fare, ma questo club mi ha cambiato la vita> diceva pochi giorni fa mentre riceveva la targa Scirea per il fair play.

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