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LA VIGILIA GRANATA

Il Toro a Empoli, Juric: "Poca differenza tra noi e loro". E sul derby contro la Juve...

Il tecnico croato sottolinea: "Ricordo i 140 gol subiti, ora siamo diversi: facciamo l'ultima pazzia". I "casi" Ricci e Lovato

Il tecnico del Torino, Ivan Juric

Il tecnico del Torino, Ivan Juric

Al Filadelfia è vietata la parola “Juventus”. "Al derby non ci penso, testa all’Empoli" ha detto Ivan Juric alla vigilia della trasferta in Toscana. E contro gli azzurri sarà il più classico dei trappoloni, con il Toro che troppo spesso ha fallito il salto di qualità tanto da non trovare mai le tre vittorie consecutive con il croato. Contro l’ex Nicola servirà la miglior squadra possibile, anche se è inevitabile fare dei calcoli con vista sulla stracittadina: Ricci e Lovato sono diffidati, in mediana la coperta è corta con le assenze di Gineitis e Ilic.

Juric, come arrivate all’appuntamento pre-derby?
"Alla Juve non ci penso, sono concentrato solo sull’Empoli: li ho visti a San Siro, hanno fatto una bella partita ed è una sfida che si deciderà sui dettagli. Non ci sono grandi differenze tra noi e loro, dipende tutto dal lavoro e dalla voglia di migliorarsi. Infatti non dimentico il passato".

A cosa si riferisce?
"Ricordo bene i 140 gol subiti e i giocatori che lottavano per la salvezza, è per questo che dico che c’è poca differenza tra puntare a un traguardo importante e rischiare di retrocedere. Basta che due o tre giocatori non remino dalla stessa parte e poi diventi fragile come tre anni fa, ma adesso è da mesi che vedo una squadra giusta e possiamo ottenere un risultato che fino a poco tempo fa non avrei mai immaginato: dobbiamo fare l’ultima pazzia".

C’è qualche rimpianto?
"La classifica è giusta, quando non segni è perché ti manca un po’ di qualità ma siamo sempre solidi. Se devo dire un rammarico, direi gli infortuni: penso a Schuurs e Djidji, ma anche a Ilic, sono cose che capitano. E mi dispiace anche per Gineitis, sarà una cosa seria".

C’è sempre il rischio che le strade si separino: cosa le lascerà questa esperienza?
"Non so cosa rispondere, sono sorpreso dalla domanda (ride, ndr). In realtà non ci ho pensato, sono sempre focalizzato sullo stesso aspetto: se non riesci a rendere felici i tuoi tifosi, è giusto togliersi e farsi da parte. Sicuramente mi sento molto evoluto, ma adesso voglio solo pensare all’Empoli e a vincere questa partita".

Sulla formazione, giocheranno Zapata e Sanabria?
"Tonny dopo quella settimana di cure e riposo si è ripreso e ha fatto un’ottima settimana. Duvan ha una continuità di lavoro del grande giocatore, in ogni allenamento dà il massimo, cura il suo corpo e sa tutto quello che deve fare. Lazaro? Non esistono titolari, l’importante è che anche chi subentra determini la partita".

La Primavera ha perso ai rigori la coppa Italia contro la Fiorentina.
"Meritano solo complimenti, abbiamo tanti ragazzi interessanti come Dellavalle che possono avere un futuro nel Toro. Ma c’è troppa differenza tra Primavera e prima squadra, per questo bisogna elogiare Atalanta e Juve per le loro Under 23".

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