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GIORNATA GRANATA

Da Bellanova a Gineitis, gli errori di gioventù che condannano il Toro. E al Fila c'è già la carica da derby

Tutti gli episodi che sono costati punti pesantissimi alla squadra di Juric. La marcia verso la Juve: ecco quando si aprono le porte

Raoul Bellanova, protagonista in negativo della sconfitta del Toro a Empoli

Raoul Bellanova, protagonista in negativo della sconfitta del Toro a Empoli

Da Gineitis a Bellanova, il Toro continua a commettere errori di gioventù. E i punti persi cominciano ad essere pesanti, quasi come dei macigni in ottica Europa. Da Monza ad Empoli, la squadra di Ivan Juric è stata punita da disattenzioni fatali, anche se i ragazzi hanno tutto il tempo per crescere. «Quando fai certi errori è normale che li paghi, quello sul terzo gol è una disgrazia» ha commentato il tecnico croato dopo il 3-2 al Castellani che ha complicato notevolmente la corsa all’obiettivo.

Il lituano aveva spianato la strada a Colpani per il pareggio dei brianzoli, l’azzurro ha regalato a Cacace (e poi a Niang) il pallone del tris degli azzurri: i due granata, però, fanno 42 anni in due, a quell’età è anche comprensibile commettere delle disattenzioni del genere. Anche perché sbagliano pure i più esperti, basti pensare a Vanja Milinkovic-Savic. Il portiere è un classe 1997, eppure ci sono tanti suoi svarioni che stanno compromettendo la stagione del Toro: dalle uscite sballate nel derby d’andata contro la Juventus fino alle leggerezze commesse recentemente contro Lazio e Roma, fino ad arrivare ad altri tre gol subiti con tre tiri in porta proprio ad Empoli. Al serbo vanno sicuramente dato i meriti per aver contribuito ai 15 clean-sheet stagionali, ma quando viene chiamato in causa non sempre riesce a rispondere presente. Per una settimana era anche finito in castigo, così arriviamo all’altro clamoroso errore individuale: è quello di Luca Gemello, il portiere di riserva, che a Bologna azzardò un’uscita fuori tempo e senza senso e il Toro crollò al Dall’Ara.

Dagli svarioni che provocano i gol avversari si passa anche a quelli che invece non hanno permesso di andare in rete, in questo è Antonio Sanabria a prendersi la scena con una miriade di errori sotto porta. Anche ad Empoli il paraguaiano ha avuto almeno un paio di occasioni per colpire, invece è tornato a vedere “la porta piccola”, come sottolineava Juric qualche settimana fa, ed è stato poco freddo. Sabato ci sarà la stracittadina di ritorno, mai come contro la Juve c’è bisogno di limitare al massimo gli errori: difficilmente i bianconeri concedono tante palle gol mentre colpiscono appena ne hanno l’occasione. Al Filadelfia si dovrà preparare al meglio un appuntamento che, in caso di fallimento, potrebbe davvero e definitivamente decretare la parola “fine” sulla stagione del Toro. E, allargando il raggio d’azione, anche al triennio Juric, che si avvierebbe alla sua conclusione da eterno incompiuto.

Intanto, Torino sta davvero entrando in clima derby: ecco perché il club di via Viotti ha deciso di chiamare a raccolta i tifosi. Nella giornata di mercoledì, infatti, la squadra di Ivan Juric si allenerà a porte aperte, con i cancelli del Filadelfia che si apriranno alle 14.45 per la seduta pomeridiana di Buongiorno e compagni. Al botteghino, invece, prosegue spedita la vendita dei biglietti per la sfida fissata alle 18 di sabato e si viaggia verso il sold out. A 96 ore dal derby della Mole è rimasta una manciata di tagliandi nei Distinti Granata, qualche seggiolino tra Poltroncine Granata e Tribuna Granata e una discreta disponibilità in curva Primavera, con i prezzi che vanno dai 100 euro ai 35 euro. Al Fila, invece, la missione è il recupero di Ivan Ilic: il serbo vuole provare a strappare almeno la convocazione, Juric ci spera anche perché a centrocampo la coperta è corta. Se non altro il diffidato Samuele Ricci ha evitato il giallo ad Empoli e sarà certamente della gara.

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