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GIORNATA BIANCONERA

Dalla telefonata di Elkann a Danilo alla possibile causa: Juve-Allegri, non è ancora finita

Il club valuta il licenziamento per giusta causa, il tecnico è pronto alla battaglia. E intanto alla Continassa arriva la dirigenza

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus

Tra “esonerato” e “licenziato” c’è un filo sottile che però vale sette milioni di euro netti, più o meno 18 lordi. E se nelle questioni di campo cambia poco, perché in ogni caso domani Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus al Dall’Ara di Bologna, per la Juventus e per lo stesso tecnico c’è una differenza enorme.

La decisione era arrivata già dopo la coppa Italia, con il presidente di Exor John Elkann che aveva preannunciato il ribaltone a capitan Danilo. I «comportamenti non compatibili con valori del club» sottolineati nel comunicato della Juve per comunicare il ribaltone in panchina portano alle valutazioni della società per il licenziamento per giusta causa. In ballo, infatti, ci sono i danni d’immagine procurati nel post-gara della finalissima di coppa Italia, con tutto il caos scoppiato dentro e fuori dal campo dello stadio Olimpico di Roma. Ecco perché, a quel punto, i legali di Allegri sarebbero pronti a fornire le controdeduzioni ai comportamenti contestati dalla società, con la questione che rischierebbe sicuramente di finire in tribunale.

Tra i due scenari, però, ce n’è anche un terzo, quello che potrebbe convenire a tutti. Per ristabilire un po’ il sereno dopo otto anni (dieci, se si considerano anche i due “sabbatici” del tecnico) di collaborazione, infatti, c’è la prospettiva dell’accordo su una sorta di buonuscita. Per ora è davvero complicato prevedere cosa capiterà tra club e allenatore, mentre dalla squadra sono arrivati tanti messaggi d’affetto per Allegri. «I momenti di difficoltà negli ultimi tre anni sono stati immensi, e tu e tutto il tuo staff non avete mollato e non ci avete permesso di smettere di lottare nemmeno per un giorno. Questa lezione rimarrà con noi per sempre, per il calcio e per la vita» si legge tra le righe del post social di Danilo; «È importante saper dire grazie a chi ti ha accolto ragazzo e ti ha aiutato a diventare uomo» ha scritto Vlahovic; «Abbiamo fatto un percorso insieme. Un percorso difficile, pieno di ostacoli e sfide. Un percorso che ci ha fatto crescere, ci ha reso più forti e ci ha fatto alzare un trofeo qualche giorno fa a Roma» la dedica di Bremer.

E, nel frattempo, la Juve è ripartita alla Continassa dopo la tempesta. La società ha mostrato vicinanza alla squadra presentandosi al gran completo per l’allenamento mattutino, il primo senza il toscano e con la coppia di collaboratori Padoin-Magnanelli a dirigere la seduta. Il presidente Ferrero, l’amministratore delegato Scanavino e il ds Giuntoli hanno incontrato Danilo e compagni, sottolineando l’importanza di chiudere bene la stagione con gli ultimi due appuntamenti contro Bologna e Monza. Al Dall’Ara e allo Stadium ci sarà Paolo Montero alla guida della prima squadra, lui che ha scontato il turno di squalifica con l’Under 19 nel pareggio di Frosinone per 0-0 e adesso si prepara per la rifinitura alla vigilia della gara in Emilia.

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