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PIANETA bianconero
01 Settembre 2024 - 23:00
L'abbraccio prima della partita tra De Rossi e Thiago Motta (foto LaPresse)
Tra Juventus e Roma, posticipo di Serie A, finisce 0-0, con poche emozioni e da una parte e dall’altra. I bianconeri restano imbattuti e in testa (questa volta in compagnia), ma di fatto, fanno un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere nelle prime uscite stagionali. Thiago Motta e Daniele De Rossi sono amici e si conoscono bene: lo si evince soprattutto nel primo tempo, quando le due squadre, di fatto schierate a specchio mantengono un perfetto equilibrio. In casa Juventus squadra che vince non si cambia con dentro Savona e Mbangula ancora una volta titolari dal primo minuto. De Rossi, invece, sceglie solo uno dei due ex Juventus è Soulè infatti ad avere la meglio su Dybala, relegato inizialmente in panchina. Squadre schierate a specchio dicevamo: Di Gregorio è chiamato a un paio di uscite alte mentre la Juve, in avanti, si fa vedere solo nel finale, con il solito Vlahovic, ma il numero 1 della Roma si fa trovare pronto. Thiago Motta lascia oltre 100 milioni in panchina, fino al 46°: nella ripresa dentro Conceicao jr. e Koopmeiners.
«Adesso dobbiamo fare la partita noi, non farci chiudere», il monito dell’ex allenatore del Bologna al momento del rientro in campo tra il primo e il secondo tempo della sfida. La Juve alza il baricentro e si fa sempre più insistente dalle parti di Svilar ma le conclusioni latitano. Questa volta, dopo aver cambiato sulla trequarti, Motta cambia tutto il centrocampo, inserendo Douglas Luiz e McKennie: obiettivo provare a dare una scintilla. La Juve cerca di più il fraseggio, schiaccia la Roma nella propria metà campo ma i bianconeri non riescono mai a essere pericolosi. Douglas Luiz detta i tempi, Koopmeiners prova ad inventare. Conceicao è un furetto sulla fascia. Salgono i giri - Nico Gonzalez subentra a uno stanco Vlahovic - ma la squadra di De Rossi, che nel frattempo ha inserito in campo il grande ex Paulo Dybala, resiste. Solo uno squillo nel finale per i giallorossi con un tiro da fuori al 90° scagliato da Angelino, tiro che finisce a lato di poco. Yildiz, esausto, ci prova nel finale, ma il suo destro finisce altissimo. Profetiche le parole di Giuntoli prima del fischio di inizio: «Dentro di noi le aspettative devono essere sempre importanti - aveva detto -, poi c’è la realtà e molte volte è diversa da quello che uno si aspetta. Sappiamo che sarà un’annata difficile, piena di impegni, ci saranno alti e bassi».
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