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PIANETA GRANATA

"Toro in vendita?" Arriva la risposta del presidente Cairo...

Uno sponsor granata sarebbe interessato all'acquisto

"Toro in vendita?" Arriva la risposta del presidente Cairo...

Il presidente del Torino Urbano Cairo (foto LaPresse)

E’ il sogno che i tifosi granata sperano che si realizzi dal 12 settembre scorso, da quando Red Bull – l’energy drink più famosa al mondo – è diventato ufficialmente uno degli sponsor granata per la stagione 2024/2025. Il sogno, dicevamo, è quello di vedere – specie dopo la forte contestazione cominciata nei confronti del presidente Cairo nell’agosto scorso, subito dopo la cessione di Bellanova all’Atalanta – il colosso austriaco diventare proprietario della società granata. Nelle ultime ore – in seguito a un articolo pubblicato sul quotidiano torinese “La Stampa” dal titolo “Toro in vendita” – il sogno ha preso le sembianze di ipotesi concreta o di realtà? La risposta, al nostro giornale, è arrivata direttamente dal presidente granata Urbano Cairo dopo le voci che erano circolate in mattinata: “Anni fa Ciuccariello – ha dichiarato il numero uno granata al nostro giornale -, oggi Red Bull. Cambia il soggetto ma la costante è la totale falsità delle notizie pubblicate”.    

E, poche ore dopo, l’editore alessandrino ha usato più o meno la stessa espressione per la smentita all’Ansa: «Non c’è nulla di vero, non ho alcuna intenzione di vendere il Torino, non ho incontrato nessuno» le sue parole. Poi è iniziato un botta e risposta con La Stampa: «A loro piace destabilizzare l’ambiente del Toro: in passato scrissero che avrei venduto a un tale Ciuccariello, stavolta almeno hanno fatto un upgrade…» ha aggiunto Cairo; «Nessun tentativo di destabilizzazione, semplicemente tre differenti fonti finanziarie e commerciali confermano gli avvenuti incontri» la replica arrivata dal quotidiano torinese.

La questione stadio
Il primo capitolo della vicenda si è concluso così, mentre parallelamente va avanti la partita che riguarda lo stadio. È un altro dei temi legati alle voci su Red Bull, una questione che si è spostata in Consiglio comunale, anche perché a fine stagione scadrà la concessione al club di via Viotti. «L’interlocuzione con il Toro è eccellente e costante, la nostra collaborazione riguarda anche progetti che esulano dal calcio - ha dichiarato Mimmo Carretta in risposta a un’interpellanza del capogruppo M5s Andrea Russi - la cosa certa è che il 30 giugno 2025 scadrà la concessione, ma si tratta di una data che non rappresenta la fine di un rapporto, bensì il rilancio di una storia e di una realtà a cui nessuno vuole mettere fine ma che, al contrario, la Città intende preservare». E poi ha aggiunto: «Bandiremo una nuova concessione - ha spiegato l’Assessore allo Sport - ma se nel frattempo dovessero arrivare offerte di partenariato o di acquisto le valuteremo scrupolosamente». «A questo punto è importante sapere cosa farà la Città e cosa farà il Toro - ha risposto Russi - se lo stadio rimarrà la casa del Toro e a quali condizioni, perché il canone risale a 10 anni fa e non è più un canone attuale: l’interpellanza cade proprio nel giorno di indiscrezioni sull’acquisizione di un’azienda di bibite, il mio auspicio è che il Toro abbia uno stadio di proprietà, per i suoi tifosi e per la storia che ha».

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