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GIORNATA GRANATA
03 Dicembre 2024 - 23:51
Il presidente del Torino, Urbano Cairo (foto di repertorio LaPresse)
Partire dal compleanno del Toro per arrivare alle voci di cessione del club: il presidente Urbano Cairo ha parlato davvero di tutto. "Red Bull? Li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato, ma da allora non li ho più incontrati - ha spiegato il numero uno del club di via Viotti - e per quanto riguarda Pif (un fondo arabo, ndr) non li conosco neppure e non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose".
"Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita - ha aggiunto ai microfoni di Radio Sportiva - e ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire: mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa, e per me è passione, emozione, voglia di far bene, far qualcosa di positivo per una squadra a cui sono legato". La contestazione, però, non accenna a placarsi: "Ho fatto fare il sondaggio in cui è emerso che la maggior parte dei tifosi è dalla mia parte, nella mia vita ho sempre avuto tanta ambizione ed è la stessa che ho con il Torino - ha spiegato l’editore alessandrino - e ci sono delle difficoltà oggettive, come competere contro squadre che hanno il fatturato di quattro volte superiore al nostro. Mi ricordo anche com’era il Toro, la gente diceva che voleva stare costantemente in Serie A e sono 13 anni che ci siamo, con estrema regolarità. Il desiderio della gente è stato soddisfatto, poi ovviamente si può fare di meglio, anche se in tanti hanno fatto peggio. Alcuni tifosi possono essere contro di me, può succedere, ma se tifi Toro è importante appoggiare la squadra e le cose potrebbero essere più positive. Sono nei miei uffici con Vagnati e i collaboratori per definire la strategia di gennaio sul nostro mercato. Tutto il resto non lo voglio anticipare, ma le idee sono chiare".
Il club, intanto, ha spento 118 candeline: "E’ un grande giorno, molto importante, e mi ricordo quando nell’estate del 2005 fui chiamato dal sindaco Chiamparino per prendere il Toro". Venendo all'attualità, la squadra è in un momento di crisi risultati con otto sconfitte nelle ultime dieci partite ufficiali: "Siamo partiti bene, ma l’infortunio di Zapata ci ha penalizzato, dobbiamo dimenticare questo episodio e dobbiamo pensare a riprendere il cammino - ha spiegato Cairo - il calendario è stato un po’ più complesso, ma sicuramente c’è voglia di far bene. Vanoli è sul pezzo, la squadra è con lui: piena fiducia da parte mia e appoggio per un mister bravo. C'è la volontà di intervenire a gennaio per mettergli a disposizione qualche giocatore in più. E Ricci resta sicuramente".
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