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BUFERA BIANCONERA
30 Gennaio 2025 - 19:05
L'allenatore della Juventus, Thiago Motta, con i dirigenti Scanavino e Giuntoli
Tanti fischi per la Juventus, ancora una volta. E la triste colonna sonora, accompagnata anche da inviti a tirare fuori gli attributi, si sta sentendo un po’ troppe volte in questa stagione all’Allianz Stadium: tra campionato, Champions e Coppa Italia, la squadra di Thiago Motta ha disputato 16 partite davanti ai propri tifosi, ma soltanto in sette occasioni è arrivata una vittoria. Vale a dire meno del 50 per 100, numeri che se a Bologna sarebbero stati più che discreti, sotto la Mole costringono l’allenatore a cominciare a guardarsi alle spalle. Perché i sette pareggi, oltre alle due sconfitte arrivate entrambe in Europa contro Stoccarda (tra l’altro rimasto fuori dalle migliori 24, ndr) e Benfica, non possono rappresentare un cammino soddisfacente.
E lo ammette anche lo stesso Thiago Motta: "Quando non vinciamo, non possiamo essere felici: io sono il primo responsabile, dobbiamo migliorare e serve farlo anche in fretta" l’appello dell’italo-brasiliano alla sua truppa. Paradossalmente, però, è ancora andata di lusso alla Juve negli accoppiamenti: i bianconeri scopriranno nel pomeriggio di venerdì la loro avversaria tra il Milan e il Psv Eindhoven, bastava essere un posto più in basso per ritrovarsi Real Madrid o Bayern Monaco oppure una posizione più in alto e poteva capitare il Paris Saint Germain. Al di là della piccola soddisfazione per aver raggiunto l’obiettivo minimo, ciò che preoccupa dirigenza e vertici del club della Continassa è la pericolosa involuzione della squadra, che invece di migliorare continua a peggiorare.
Non si è ancora arrivati all’ultima spiaggia per Thiago Motta, anche perché il dt Giuntoli crede fortemente nell’italo-brasiliano, ma la sfida di domenica a pranzo contro l’Empoli non si può assolutamente fallire. Anche perché, sullo sfondo, cominciano a materializzarsi i primi spettri dei possibili successori: in Francia hanno lanciato la suggestione Xavi per l’estate, in Italia quando le cose bianconere vanno male si pensa subito a Tudor come traghettatore. In ogni caso, Thiago ha davanti a sé cinque mesi per tenersi stretta la Juve, anche perché la seconda parte di stagione sta prendendo una bruttissima piega. E sui social, invece, c’è anche chi invoca a un clamoroso “Allegri ter”.
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