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GIORNATA GRANATA

Il Toro all'esame da big, Vanoli: "Il Bologna di Italiano è migliorato rispetto a Thiago Motta". E su Sanremo...

Il tecnico pensa di lanciare i nuovi Biraghi e Casadei: "Possono giocare titolari, ma...". Ilic-Spartak, non è ancora finita

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il Toro è atteso da un esame da big, contro il Bologna si punta a proseguire il filotto positivo che dura da sette partite. «Sono tutti esami e tutte finali, vogliamo confrontarci - ha spiegato il tecnico Paolo Vanoli alla vigilia della trasferta in Emilia - e c’è stato qualche pareggio di troppo: stiamo giocando un calcio propositivo, con il nuovo sistema abbiamo avuto più equilibrio e adesso vogliamo vedere la nostra crescita con i nuovi arrivati». Già, perché sia Biraghi sia Casadei sono in rampa di lancio: l’ex Fiorentina ha messo la freccia su Sosa, l’ex Chelsea ha ottime possibilità di titolarità perché mancheranno capitan Ricci per squalifica e Tameze per infortunio.

Vanoli, come avete preparato questa sfida?
«Abbiamo fatto una buona settimana, anche se corta. Tameze è stata l’unica pecca: ha avuto una piccola lesione al soleo, starà fuori per un pochettino. Gli altri sono a disposizione».

Che partita sarà a Bologna?
«È una grande partita contro una grande squadra. È cresciuta ulteriormente, ha fatto buoni innesti durante il mercato e si è consolidata. Hanno una rosa di qualità e importante, con un allenatore bravo che sta eguagliando l’anno scorso. Serve una grande gara di atteggiamento e personalità, tutte le squadre di Italiano in casa partono forte nei primi tempi per impostare gioco e intensità».

Biraghi e Casadei possono partire dal primo minuto?
«Chi parte per Bologna, è un potenziale titolare: non ho riserve, lavoro sul gruppo e tutti devono essere pronti. Dobbiamo capire all’interno di una partita come quella di Bologna, che fa sprecare tante energie, quali risposte possono dare, perché a livello fisico devi essere pronto. Quanto dureranno? Non lo so. Ma possono partire dall’inizio».

Con Ilic cosa sta succedendo?
«È rientrato sapendo che c’è il mercato aperto e una trattativa aperta, da quello che so io. Il suo problema è superato, è all’ultimo passo di riabilitazione. Quando si chiuderà il mercato, se farà parte della rosa, sarà un valore aggiunto».

E Sanabria?
«Ha qualità importanti, inconsciamente è stato destabilizzato dal mercato. Ma è sempre uno che in settimana dà il 110%. Sapete quanto mi piaccia giocare con due punti, l’ho fatto con il Genoa: quelli che abbiamo preso sono duttili per tornare al 3-5-2. Lo ha dimostrato Sanabria quando è entrato, questo deve essere lo spirito: lo pretendo dal giovane e dal meno giovane. Se non fosse stato per l’arbitro della sfida contro il Genoa, si sarebbe preso i titoli dei giornali».

A Sanremo c’è il granata Willy Peyote…
«E noi facciamo il tifo per lui. Mi ha emozionato, faccio un in bocca al lupo a lui. Mi ha fatto venire la pelle d’oca: è una fortuna e un orgoglio ad allenare questo club. E poi le coriste vestite di granata, belle le scarpe e bella la canzone…».

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