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GIORNATA GRANATA
17 Febbraio 2025 - 17:56
Il difensore del Torino, Saul Coco
Aveva iniziato come idolo delle folle, adesso è uno dei più criticati. La parabola di Saul Coco ha subito una brusca discesa, anche perché probabilmente aveva abituato fin troppo bene. I due gol realizzati nelle prime sei giornate tra l’inzuccata da tre punti a Venezia e la rovesciata (seppur inutile) contro la Lazio, tante ottime prestazioni, la pizza mangiata nel cartone nella stazione di Santa Lucia che era diventata virale: così l’equatoguineano aveva fatto breccia nei tifosi del Toro, che cercavano un nuovo difensore da idolatrare dopo l’addio del figliol prodigo Buongiorno.
E Coco ci era riuscito alla grande, conquistando subito tutti e soprattutto il tecnico Paolo Vanoli, il quale ha rinunciato a lui soltanto in due occasioni, una per infortunio e l’altra per squalifica. Mai, quindi, l’ex Las Palmas è rimasto fuori per scelta, anzi ha collezionato 2070 minuti alla prima stagione di serie A. Così si pensava di aver azzeccato un altro investimento in difesa, sulla scia dei vari Maksimovic, Bremer e Schuurs, considerando anche i quasi dieci milioni per strapparlo al club spagnolo. L’ultimo mese del classe 1999, però, è stato un vero e proprio incubo: mancata marcatura a Bergamo su Djimsiti e rigore (non dato) all’Atalanta per un braccio largo che gli sarebbe costato il secondo giallo, il regalo per il pareggio del Genoa e la sofferenza su Ndoye al Dall’Ara.
Coco avrebbe bisogno di riposare anche per ritrovare le migliori energie mentali, ma chi può sostituirlo? La difesa granata è stata costruita male in estate, quando si era scelta la linea a tre, e anche a gennaio non è stata risistemata con il passaggio a quattro: di fatto, l’ex Las Palmas non ha un vero alter ego, visto che Schuurs è sempre fuori, Walukiewicz è stato adattato a terzino di contenimento e Masina ha giocato poco o nulla da centrale in quartetto. Gli esperimenti proseguono al Filadelfia, anche perché nella sfida di sabato con il Milan sarà davvero vietato commettere amnesie nel pacchetto arretrato.
Inoltre, il tecnico Paolo Vanoli deve valutare tre granata. "Walukiewicz ha avuto un problema all'anca, ma niente di grave: lo dico piano perché avevo detto così anche di Tameze e poi... - spiegava dopo la sconfitta subita a Bologna - e anche Vlasic ha avuto qualche problema, un crampo, poi l'abbiamo messo a fare la mezzala non avendo più cambi". E se il polacco ha iniziato una tabella di lavori differenziati con l’obiettivo di rientrare in tempo per sfidare il Milan, il fantasista non ha avuto alcuna ripercussione: il numero 10 si è allenato regolarmente, anche gli ulteriori controlli hanno escluso problemi muscolari.
Chi, invece, è ancora fermo ai box è Adrien Tameze, il quale aveva riportato un trauma distrattivo del soleo sinistro durante la partita contro il Genoa. Il centrocampista francese resta in forte dubbio per l’anticipo del sabato allo stadio Olimpico Grande Torino contro i rossoneri, ma il tecnico Vanoli può comunque sorridere: capitan Ricci ha scontato il turno di squalifica ed è pronto a tornare. E la tentazione di schierarlo in coppia con Casadei è enorme.
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