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PIANETA bianconero

Tudor, Vlahovic e Kolo Muani: ecco perché non è (ancora) vera Juve

Intanto sui social esplode il caso Conceicao jr.

Tudor, Vlahovic e Kolo Muani: ecco perché non è (ancora) vera Juve

Il tecnico bianconero Igor Tudor (foto LaPresse)

«Juve, basta l’anima?». «È questa la vera Juve?». Sono questi gli interrogativi che circolano nelle ultime ore tra critica e tifosi bianconeri ripensando al pareggio ottenuto domenica sera all’Olimpico dalla squadra di Igor Tudor contro la Roma della vecchia volpe Claudio Ranieri. Una partita dove i bianconeri hanno mostrato impegno e intensità anche se l’ex allenatore del Cagliari e del Leicester ha dimostrato fin da subito di saper leggere e interpretare la partita con l’atteggiamento guardingo dei suoi, attendisti per poi ripartire in contropiede. La Juve, finalmente, ha ritrovato solidità difensiva subendo una rete in sole due partite, praticamente gli standard garantiti dalla retroguardia bianconera prima del grave infortunio occorso nei mesi scorsi al brasiliano Gleison Bremer.

Solidità, possesso palla e soprattutto grinta - tanta - fame, voglia di reagire, quella che la Vecchia Signora aveva perso per strada - o forse non ha mai veramente avuto - fino a quando sulla panchina bianconera si è seduto Thiago Motta, uno che a conti fatti non ha mai motivato nel migliore dei modi i calciatori della rosa bianconera. Al contrario Igor Tudor ha già dimostrato nel giro di 180 minuti di orologio e poco più di essere riuscito a muovere le corde giuste con i suoi ragazzi. Adesso, però, in casa Juventus si aspettano il salto di qualità da parte dell’allentore croato, quello step in più che non è ancora arrivato e riguarda il pacchetto avanzato della Juve. Stiamo parlando di Dusan Vlahovic, rigettato nella mischia dopo tanta panchina, e Kolo Muani. I numeri dei due attaccanti, a proposito, sono impietosi: Vlahovic ha fornito un solo tiro nello specchio della porta quando ha calciato una punizione dal limite dell’area praticamente tra le braccia dell’attentissimo Svilar.

L’attaccante serbo non segna dal 23 febbraio scorso e a Roma è rimasto in campo 68 minuti collezionando due sponde, 4 duelli aerei (vinti tutti) ma 15 palle perse e 33 palloni giocati, tanto fumo ma niente arrosto e l’arrosto - inteso come gol - a gente affamata come i bianconeri in questo momento servono eccome. Non solo Vlahovic: anche il francese ex Psg Kolo Muani si è inceppato. Non segna dal 7 febbraio scorso, a Roma ha giocato 22 minuti dimostrando ancora una volta che da subentrante non riesce a essere protagonisti: tre palle perse, due falli e solo 9 palloni giocati. Tiri in porta? Zero. Sempre a proposito di zero, domenica sera Chico Conceicao non ha messo piede in campo: inaspettatamente, via social, è arrivato lo sfogo sui social da parte del portoghese: “Un giorno sapranno...” l’enigmatico messaggio lanciato su Instagram. A cosa si riferiva?

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