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PIANETA bianconero

Juventus, la scossa Tudor e il fattore Stadium per battere il Monza

Mentre Kolo Muani va a caccia di un gol che manca da 80 giorni

Juventus, la scossa Tudor e il fattore Stadium per battere il Monza

A sinistra Igor Tudor, a destra i tifosi della Juventus

Come altri tecnici di Serie A, Igor Tudor non ha parlato in conferenza stampa nel sabato di lutto nazionale per i funerali di Papa Francesco. Di fatto, il tecnico croato quello che aveva da dire verso la sfida di oggi (fischio di inizio alle ore 18) contro il Monza lo aveva già detto al termine della sfida persa mercoledì sera dalla Signora al “Tardini” di Parma. «Siamo dispiaciuti - aveva detto a caldo -, però si va avanti: ci sono ancora cinque gare e tanti punti in ballo». «Dobbiamo sicuramente migliorare sul piano mentale - aveva aggiunto l’allenatore -. Siamo una squadra che sente il peso mentale, lo noti negli spogliatoi. Possiamo crescere in cattiveria, avere più “italianismo” nel giocare, battagliare, non concedere nulla agli altri. Se tu non subisci gol non sbagli».

Resettare subito e ripartire per tornare a essere la squadra ammirata - almeno dal punto di vista del carattere e dell’approccio alle sfide - nelle prime tre partite dell’era Tudor sulla panchina bianconera. L’ex difensore croato, più che sul fisico, ha fatto leva sulla testa dei calciatori in questi giorni di allenamento alla Continassa, anche perché nella volata finale per qualificarsi alla prossima Champions, la Juve non può più permettersi passi falsi. Igor Tudor spera tanto di poter far valere il fattore Stadium: il croato ha guidato i bianconeri in due gare davanti ai propri tifosi e sono arrivate altrettante vittorie. Contro il Monza, poi, non può esistere altro risultato che non siano i tre punti, anche perché i brianzoli sono ormai virtualmente retrocessi e tutti i favori del pronostico sono dalla parte di Locatelli e compagni. Eppure è proprio in questi confronti che la Juve ha lasciato per strada punti pesantissimi: dallo Stadium sono già usciti indenni Cagliari, Parma e Venezia, con tre vittorie al posto di tre pareggi.

La storia sarebbe potuta essere totalmente diversa, Tudor però ha già dichiarato in più di un'occasione di non pensare al passato, né tantomeno al futuro, così il focus è soltanto sulla sfida in programma alle 18 allo Stadium. Tutti gli occhi saranno puntati su Randal Kolo Muani, chiamato a caricarsi la Juve sulle spalle nella prima delle ultime cinque finali. Là davanti non ci sono alternative, il francese sarà il punto di riferimento del 3-4-2-1 bianconeri: Dusan Vlahovic infatti è stato messo fuori uso da un sovraccarico muscolare alla coscia destra e se ne riparlerà, forse, per la trasferta di Bologna. Così Tudor chiede una grande prestazione e soprattutto gol al francese, che dopo le cinque reti nelle prime tre apparizioni in Italia si è inceppato e non ha più saputo colpire. Se Kolo Muani avrà il compito di segnare, Yildiz e Nico Gonzalez dovranno servirlo di più e meglio.

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