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GIORNATA GRANATA

Toro, chi è Cacciamani? Tutto quello che c'è da sapere sul classe 2007 lanciato da Vanoli

La storia del talentino che ha esordito contro l'Inter. E il tecnico ha in mente di buttare nella mischia altri ragazzi: ecco chi sono

Alessio Cacciamani, nuovo esordiente del Torino classe 2007 (foto LaPresse)

Alessio Cacciamani, nuovo esordiente del Torino classe 2007 (foto LaPresse)

Dare un senso alla stagione, è questo l’obiettivo che si pone il Toro per le ultime due giornate di campionato. E quello di lanciare altri giovani è un buon compromesso, anche perché la strada tracciata sembra proprio quella. Domenica contro l’Inter c’è stato il quinto debutto in assoluto in serie A dell’era Vanoli: dopo Dembele, Ciammaglichella, Njie e Perciun, è stato il turno di Cacciamani. E’ il più giovane di tutti, tanto da essere un classe 2007 e non è nemmeno maggiorenne.

Così bisogna fare un balzo all’indietro nella storia non indifferente per trovare un altro diciassettenne ad esordire in prima squadra con i granata: gli ultimi due erano stati Fabio Quagliarella e Jacopo Mariani, entrambi nel 2000. Ora è toccato a Cacciamani, nuovo talentino arrivato sotto la Mole nel 2023, che dall’Under 18 ha fatto il salto in Primavera fino ad arrivare alla corte di Vanoli. Ed è stato una sorta di “ossessione” di Ruggero Ludergnani, il responsabile del settore giovanile del Toro, che già lo voleva ai tempi della Spal. All’epoca, però, il ragazzo era troppo giovane per spostarsi dal Biagio Nazzaro di Chiaravalle a Ferrara, così non se ne fece nulla e qualche anno dopo Cacciamani si trasferì all’Ancona dopo non aver superato i provini con Sassuolo e Atalanta. Due estati fa, però, Ludergnani è riuscito finalmente a prendere il classe 2007 e adesso per lui può arrivare la svolta della carriera. Di strada da fare ce n’è ancora molta, ma di sicuro ha imboccato quella giusta.

E adesso chi saranno i prossimi? All’orizzonte ci sono le sfide contro Lecce e Roma, in rampa di lancio ci sono il 2005 Dalla Vecchia e il 2006 Gabellini. Ma Vanoli è già stato chiaro a più riprese: "Non faccio un giocare un giovane per dare energia alla squadra perché sarebbe un brutto segnale, se li metto è perché se lo sono meritato e non regalo niente a nessuno" il messaggio mandato dal tecnico. Tutto passa dal Filadelfia e dal lavoro settimanale, Cacciamani e compagnia ne sanno qualcosa.

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