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CONTE GODE, E’ CAMPIONE D’ITALIA
23 Maggio 2025 - 22:54
Il gol di McTominay (foto LaPresse)
Il Napoli è campione d’Italia, Conte ha fatto un’altra impresa. La grande festa azzurra per il tricolore è partita dal Maradona e ha toccato tutta Italia, compresa Torino, dove si è fatto il bis a distanza di appena due anni di distanza. Il 2-0 al Cagliari consegna lo scudetto, a nulla è servito lo 0-2 dell’Inter a Como. Conte parte con i titolarissimi che gli sono rimasti, Inzaghi fa più turnover lanciando la coppia Taremi-Correa. Entrambi i tecnici vivono gli ultimi 90’ lontani dai propri ragazzi, espulsi e “in castigo” sulle tribune del Maradona e del Sinigaglia con un occhio sul campo del rivale. Il Napoli parte subito l’assalto alla porta del Cagliari, Sherri diventa protagonista con interventi miracolosi. Anche l’Inter, però, non vuole avere rimpianti e cerca di spaventare il più possibile gli azzurri a 800 chilometri di distanza. Al 21’ De Vrij svetta su calcio d’angolo e alle 21.10 la squadra di Inzaghi sarebbe campione d’Italia.
Politano e compagni non riescono a sbloccarla, di mezzo ci si mette anche un problema tecnico all’auricolare dell’arbitro La Penna che provoca un’interruzione di circa quattro minuti. Poi, allo scadere del primo tempo, ecco il ruggito del Maradona: Politano pennella, McTominay prende posizione su Zappa e con una mezza rovesciata si inventa l’1-0. Napoli esplode tra petardi e fuochi d’artificio, in riva al lago invece proprio un ex azzurro, Reina, chiude la sua carriera dopo 952 presenze con un’espulsione per fallo su Taremi contestata dalla squadra di Fabregas. Cagliari e Como provano a tornare in campo con uno spirito più battagliero nella ripresa, ma Lukaku e Correa si chiamano a distanza: in contemporanea, Big Rom fa un gol tutto fisico e potenza, il Tucu risponde con classe e precisione. I due gol, però, hanno un peso diametralmente opposto, perché il Napoli si avvicina ancora al traguardo e all’Inter lo 0-2 serve a poco o nulla. E i due doppi vantaggi fanno abbassare i ritmi delle sfide, che si trascinano fino al triplice fischio finale senza sussulti. Al Maradona esplode la festa con i numeri 4 a tappezzare lo stadio, al Sinigaglia i nerazzurri riflettono sulle tante occasioni lasciate per strada. Ma adesso, tra Napoli e Inter, ci sono diverse partite da giocare: Conte se la vedrà con il presidente De Laurentiis, Inzaghi vuole “consolarsi” con la Champions di sabato contro il Psg e con un Mondiale per club da protagonista tra meno di un mese.
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