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Brignone, voglia di Olimpiadi: "Se ci sarò? Vi dico come sta andando la riabilitazione al J Medical"

Conferenza stampa dell'azzurra dalla struttura medica della Juventus: "Ecco cosa mi sta mancando più di tutto"

La sciatrice azzurra Federica Brignone durante la conferenza stampa al J Medical

La sciatrice azzurra Federica Brignone durante la conferenza stampa al J Medical

Il J Medical è diventato la sua seconda casa, Federica Brignone ha fatto un punto a due mesi di distanza dal terribile infortunio patito sulle piste della Val di Fassa. "Devo dire che è passato tutto molto velocemente, ho trascorso tanto tempo qui dentro" ha dichiarato l’azzurra dalla struttura medica della Juventus. E ne dovrà trascorrere ancora tanto, perché il 4 aprile scorso fu costretta ad intervento chirurgico per ridurre la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre che per la riparazione legamentosa del compartimento mediale del ginocchio.

"Sono stati due mesi molto difficili, è stata tosta perché ho perso la mia indipendenza e mi è mancata molto - ha aggiunto Brignone - al punto che non potevo andare da sola nemmeno in bagno: ora sono pronta per il prossimo step, rompo le scatole ai medici per togliere le stampelle". La curiosità di tutti, però, è una sola: rivedremo la campionessa di Milano alle prossime Olimpiadi? "Mi piacerebbe tanto rassicurare i miei tifosi, ma ad oggi non lo so - la risposta in ottica Milano-Cortina di febbraio 2026 - di certo ci proverò e lavorerò anche per quello: prima di ogni cosa, però, viene la mia salute, anche davanti a una gara che è certamente importante".

Nessuna fretta e nessuna ossessione, quindi, ma soltanto la voglia di procedere per step, come sottolineato anche da Andrea Panzeri: "Non è stato un infortunio banale, questi due mesi sono stati importanti ed escludiamo un intervento sul legamento - le parole del presidente della commissione medica Fisi - nei prossimi giorni si passerà allo step successivo: Federica caricherà sempre più per recuperare il movimento completo ed evitare rigidità, non so se mi sarei un recupero del genere in queste tempistiche". Chi lavora a stretto contatto con Brignone è Federico Bristot: "Raramente abbiamo trovato atleti con questa autodisciplina e volontà a raggiungere determinati obiettivi, oltre ad avere una grandissima sopportazione del dolore" ha commentato il coordinatore area fisioterapica J Medical. All’evento ha partecipato anche il padrone di casa, Luca Stefanini: "E’ motivo di orgoglio essere individuati come centro che ci potesse dare un supporto, siamo a disposizione per offrire il nostro miglior servizio" le dichiarazioni del direttore generale del centro medico bianconero.

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