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Morte di Davide Astori: condanne per falso e omicidio colposo, ma risarcimenti respinti

Il professor Giorgio Galanti è stato punito con un anno di reclusione. Insieme a lui anche Modesti e Toncelli

Morte di Davide Astori: condanne per falso e omicidio colposo, ma risarcimenti respinti

L'ex capitano della Fiorentina Davide Astori

Il caso della morte di Davide Astori continua a tenere alta l'attenzione pubblica, con nuove sentenze emesse dal Tribunale di Firenze. Il professor Giorgio Galanti, già condannato a un anno di reclusione per omicidio colposo in relazione alla morte dell'ex capitano della Fiorentina, ha ricevuto una nuova condanna, questa volta per falso ideologico. Galanti è stato punito con un anno di reclusione, pena sospesa, che si aggiunge alla condanna precedente.

Il comportamento del medico, come definito nelle sentenze precedenti, era stato "in palese contrasto con le linee guida del settore e con le buone pratiche clinico-assistenziali". Questo giudizio è stato legato alle prove da sforzo sostenute da Astori, calciatore della Fiorentina e della Nazionale, che avevano avuto un ruolo cruciale nel rilascio dell’idoneità sportiva. Nonostante anomalie evidenti nei test, la certificazione per l'attività agonistica fu concessa, portando così il medico al centro dell'indagine giudiziaria legata alla tragica morte del difensore viola.

Oltre a Galanti, altri due imputati, Amedeo Modesti e Loria Toncelli, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione ciascuno, con pena sospesa. I tre sono accusati di aver falsificato la data di un certificato medico, come riportato dal Corriere Fiorentino, facendo risultare la visita per l’idoneità agonistica di Astori coincidente con una data successiva a quella effettiva, quando il calciatore era stato sottoposto a un controllo sanitario.

Nonostante le condanne, le pene risultano inferiori rispetto a quanto richiesto dalla procura, che aveva chiesto 3 anni e 6 mesi per Galanti, 1 anno e 4 mesi per Modesti e 3 anni per Toncelli. La corte non ha riconosciuto l’aggravante per la falsificazione del certificato medico, riducendo così le condanne rispetto alle richieste iniziali.

Le richieste di risarcimento avanzate dalla famiglia di Astori e dalla sua ex compagna, Francesca Fioretti, sono state respinte. La Fioretti ha dichiarato: "Quello che mi interessa è che sia emersa la verità, ed è successo. Il risarcimento è l’ultimo dei miei pensieri." Un’affermazione che sottolinea come, per la famiglia, la verità sulla morte di Astori resti l'elemento più importante, a prescindere dalle questioni economiche.

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