La notizia era nell’aria, ed è diventata ufficiale nella mattinata di oggi: Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. A confermare l’incarico è stata la Figc con un comunicato che ha fatto seguito alle parole rilasciate ieri sera dal direttore sportivo Gigi Buffon, ospite a Rai Sport: “Abbiamo lavorato tanto in questi giorni. Era la scelta migliore che potessimo fare”.
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La nomina di Gattuso arriva a meno di una settimana dall’esonero di Luciano Spalletti, che domenica scorsa aveva spiegato pubblicamente i motivi del suo addio in conferenza stampa. Nel mezzo, la vittoria sofferta contro la Moldavia a Reggio Emilia e il rifiuto di Claudio Ranieri, che ha preferito restare nella dirigenza della Roma. Ora inizia l’era di Rino Gattuso, che deve centrare la qualificazione al Mondiale con sei vittorie su sei nel girone. Gattuso, nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio 1978, è reduce da una stagione sulla panchina dell’Hajduk Spalato. Sarà presentato ufficialmente giovedì 19 giugno alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma, nella stessa giornata in cui si terrà anche il Consiglio Federale.
La Federcalcio non ha ancora comunicato i dettagli contrattuali, ma fonti vicine alla Federazione riferiscono che l’accordo è annuale, con rinnovo automatico fino al 2028 in caso di qualificazione ai Mondiali. Gattuso e il suo staff sono già al lavoro: stanno visionando decine di partite per impostare la nuova identità della Nazionale. Accanto a Gattuso ci sarà il suo storico vice Gigi Riccio, mentre nella nuova struttura tecnica farà parte anche Leonardo Bonucci, fortemente voluto dal ct per la sua esperienza e la conoscenza della difesa a tre – definita “da docente universitario” da José Mourinho. Ed è proprio da questa linea difensiva che Gattuso intende ripartire per costruire la sua Italia.
Il debutto ufficiale di Gattuso alla guida degli Azzurri è previsto per il 5 settembre a Bergamo, contro l’Estonia, nella prima delle sei decisive partite del girone di qualificazione mondiale.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha spiegato così la decisione di puntare su Gattuso: “È un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni. Lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della Figc di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.