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L'accordo
24 Giugno 2025 - 17:55
Liberty Media cala l’asso e si prende anche la MotoGP. Il gruppo statunitense che già possiede la Formula 1 ha ufficializzato l’acquisizione dell’84% di Dorna Sports, la società spagnola che detiene i diritti del principale campionato motociclistico mondiale. La Commissione Europea ha dato il via libera lunedì, rimuovendo l’ultimo ostacolo a un’operazione di cui si parlava da mesi.
Non era affatto scontato. Il rischio di una concentrazione eccessiva nel settore sportivo era reale, ma Bruxelles ha stabilito che Liberty potrà detenere entrambi i gioielli del motorsport globale: Formula 1 e MotoGP, un’unione che non ha precedenti per peso e ambizione.
Il prezzo? Circa 4,3 miliardi di euro. Il closing è previsto entro il 3 luglio. Dorna Sports, oltre alla MotoGP, gestisce anche le competizioni di Moto2, Moto3, Superbike e MotoE. L’acquisizione spalanca a Liberty un nuovo orizzonte nel mercato delle due ruote, finora meno globale ma con un enorme potenziale di crescita.
E la strategia è chiara. Dal 2016, da quando ha preso il controllo della F1, Liberty Media ha trasformato un campionato storicamente eurocentrico in un fenomeno internazionale, spinto dalla serie Netflix Drive to Survive e da un'aggressiva espansione negli Stati Uniti, in Medio Oriente e in Asia.
Ora punta a fare lo stesso con la MotoGP, un campionato che, orfano di Valentino Rossi, fatica a ritrovare un’icona globale. Ma l’adrenalina non manca, e nemmeno l’entusiasmo: «La MotoGP è uno degli sport più emozionanti al mondo – ha dichiarato Liberty Media – e non vediamo l’ora di accelerarne la crescita e raggiungere un pubblico ancora più vasto».
La sfida sarà replicare la formula vincente senza snaturare la tradizione motociclistica, già guardata con attenzione dai fan più puristi. Ma l’obiettivo è chiaro: trasformare la MotoGP in un prodotto globale, redditizio e spettacolare. Proprio come la nuova Formula 1.
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