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La curiosità

Wimbledon, Sinner e lo spot profetico della Rolex: ecco cosa è successo durante la finale con Alcaraz

Mentre i social si scatenavano tra ironia, scaramanzia e teorie del complotto, il fuoriclasse italiano ha dominato la partita

Wimbledon, Sinner e lo spot profetico della Rolex: ecco cosa è successo durante la finale con Alcaraz

Jannik Sinner sta vincendo. Dopo aver lasciato il primo set a Carlos Alcaraz, ha ribaltato il copione: secondo e terzo set sono suoi, nel quarto strappa il break e si porta avanti 3-1, mentre l’erba di Wimbledon si trasforma nel teatro della sua rivincita. Al servizio c’è Alcaraz, che vola subito sul 40-0. Ma Jannik – “il caterpillar”, come lo definisce Adriano Panatta – non molla nulla: recupera punto dopo punto, lo trascina ai vantaggi. Carlitos però resiste, difende il game e si riavvicina: 3-2.

Poi accade l’incredibile. Alle 19.59 parte un break pubblicitario. Fin qui nulla di strano. Ma lo spot è firmato Rolex, partner ufficiale del circuito ATP, ed è interamente dedicato a Sinner. Nelle immagini, tra uno scambio e l’altro del match in corso, compare la frase: “Per la prima volta vince il torneo di Wimbledon”. Peccato che il match non sia ancora finito.

Un errore? Probabilmente sì. Ma la clamorosa svista della regia – Sky o la regia internazionale – non sfugge ai social, che esplodono in commenti tra ironia, scaramanzia e teorie del complotto. “Gliela vogliono tirare!”, scrive qualcuno, preoccupato dal classico malocchio sportivo. Altri immaginano il panico dietro le quinte: il regista impallidito, il tecnico trafelato, lo spot partito da solo come se avesse deciso per tutti, annusando l’aria di vittoria.

E in effetti, Sinner è apparso inarrestabile. Alcaraz, nervoso, si sfoga con la panchina: “Da fondo campa lui, non mi fa giocare”. E ha ragione. Jannik lo tiene lontano dalla rete, lo schiaccia a fondo campo, annulla la fantasia spagnola, impone il proprio ritmo. Il campo centrale assiste a un assedio elegante, implacabile.

Lo spot, a ben vedere, non ha anticipato troppo la realtà. L’ha solo letta in anticipo. E mentre i commentatori riflettono sull’errore tecnico, una parte di pubblico comincia a pensare che quella pubblicità, sbucata fuori troppo presto, fosse semplicemente inevitabile. Perché il destino, quella sera, aveva già deciso: il trono di Wimbledon era pronto per Jannik Sinner.

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