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il lutto

Addio a Salvatore Giglio, storico fotografo della Juve: aveva 77 anni

Il mondo dello sport e della fotografia piangono uno dei suoi più grandi interpreti. Suo lo scatto-icona di Platini a Tokyo

Morto all'età di 77 anni il fotografo Salvatore Giglio

Morto all'età di 77 anni il fotografo Salvatore Giglio

La foto di Platini, disteso sull'erba a Tokyo, dopo un gol (regolare) annullato in Coppa Intercontinentale, è uno degli scatti più iconici del calcio. A immortalare quell'attimo, e non solo quello, è stato Salvatore Giglio, lo storico fotografo della Juve scomparso dopo una lunga malattia a 77 anni. E oggi il mondo del calcio e del fotogiornalismo piangono un grande professionista, un uomo che ha dedicato la vita alla fotografia sportiva, diventando per oltre 25 anni l’occhio ufficiale della Juve e testimone privilegiato di alcune delle sue pagine più memorabili. 

Nato a Palermo nel 1947, nel 1959 si è trasferito sotto la Mole e dal 1976 ha seguito la Juve come fotografo. È stato presente ai più importanti avvenimenti calcistici degli ultimi 40 anni, con sette presenze ai Mondiali e nove agli Europei. Nel 1998, ha raggiunto il record di “mille partite” consecutive e ufficiali a seguito della Juventus. È stato custode dell’immagine fotografica di tutti i protagonisti, che hanno fatto la storia della Juventus dal 1897 ad oggi. Nel 2009, l’Uefa lo ha inserito nella lista dei 14 fotografi (unico italiano) - UEFA’s World’s Best Soccer Photographers.

Avvenimenti sportivi, ma purtroppo anche tragedie. Sì, perché Salvatore Giglio ha immortalato, con la sua macchina fotografica, una delle pagine più nere della storia dello sport: la tragedia di Bruxelles allo stadio Heysel il 29 maggio 1985. E di quella drammatica serata ha parlato proprio a TorinoCronaca, in quella che è stata una delle sue ultime interviste. «Tutti i giorni mi chiedo se avrò fotografato l’ultimo respiro di quelle 39 vittime», aveva detto Giglio al nostro giornale, a 40 anni di distanza dai tragici fatti di Bruxelles.

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