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Se ci fosse stato il VAR, la storia sarebbe cambiata: i 10 errori arbitrali più clamorosi

Dal rigore fantasma di Italia ’90 alla “mano de Dios”: le gaffe che oggi la tecnologia avrebbe evitato

Se ci fosse stato il VAR, la storia sarebbe cambiata:  i 10 errori arbitrali più clamorosi

Nel calcio di oggi, nessuno si stupisce più per una chiamata corretta al millimetro grazie al VAR, ma basta guardarsi indietro per rendersi conto di quante pagine della storia del pallone siano state scritte sull’onda di clamorosi errori arbitrali. La tecnologia oggi è lo scudo degli arbitri, il loro supporto silenzioso che consente di rivedere episodi chiave e fare giustizia in campo. Ma un tempo, senza replay e goal-line technology, a decidere i destini di squadre e interi tornei erano sviste entrate nella leggenda – o nell’incubo – dei tifosi. Ecco i dieci casi più famosi che, con il VAR, avrebbero avuto un esito completamente diverso.

1. Il rigore tedesco a Italia ’90

Finale mondiale tra Germania Ovest e Argentina. All’84’, l’arbitro fischia un rigore inesistente per i tedeschi e ignora un fallo precedente ai danni degli argentini. Lo stesso Brehme, autore del gol decisivo, ammise anni dopo l’errore arbitrale.

2. Øvrebø in Bayern-Fiorentina

Nel 2010, l’arbitro norvegese Tom Henning Øvrebø regala ai tedeschi un gol in fuorigioco, ignora un’espulsione e compromette la gara d’andata degli ottavi di Champions. La Fiorentina dominerà il ritorno, ma sarà eliminata.

3. Il gol di Mijatovic nel 1998

Finale di Champions League a Amsterdam: Juventus-Real Madrid. A decidere la partita è un gol di Mijatovic in chiaro fuorigioco. Proteste inutili: la coppa va agli spagnoli.

4. La mano di Henry

Francia-Irlanda, spareggio per i Mondiali 2010: Thierry Henry controlla con il braccio prima di servire il gol qualificazione. L’arbitro non vede, l’Irlanda viene eliminata.

5. Il gol di Muntari

Milan-Juventus del 2012: Muntari segna, la palla supera abbondantemente la linea, ma l’arbitro Tagliavento e i suoi assistenti non convalidano. Uno degli episodi più discuti del calcio italiano recente.

6. Ronaldo-Iuliano

1998, Juventus-Inter: il contatto tra Iuliano e Ronaldo in area bianconera è netto, ma Ceccarini non fischia nulla. Poco dopo, rigore per la Juve nell’azione successiva. Il tecnico Simoni invase il campo.

7. Il gol fantasma di Hurst

Finale del Mondiale 1966: Geoff Hurst tira, la palla non supera la linea ma il gol viene assegnato. L’Inghilterra batte la Germania e vince la sua unica Coppa del Mondo.

8. Il gol fantasma di Lampard

Sudafrica 2010, Germania-Inghilterra. Lampard tira, la palla colpisce la traversa e entra chiaramente in porta. Non per l’arbitro Larrionda, che lascia correre. La Germania vincerà 4-1.

9. I Mondiali del 2002

Un disastro arbitrale a ripetizione, specie nelle gare della Corea del Sud, padrona di casa. L’Italia fu eliminata agli ottavi dal famigerato Byron Moreno. Gol annullati, espulsioni dubbie, rigori negati: uno dei tornei più controversi di sempre.

10. La “Mano de Dios”

Il più celebre tra gli errori arbitrali: Maradona, nel quarto di finale del 1986 contro l’Inghilterra, segna con un pugno spacciandolo per colpo di testa. L’arbitro abbocca. Ancora oggi è uno degli episodi più iconici (e contestati) della storia del calcio.

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