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22 Agosto 2025 - 13:45
Andrea Vavassori sa di aver fatto qualcosa di grande, non solo per la sua carriera ma anche per il mondo del doppio. Con la sua compagna Sara Errani, ha conquistato il terzo titolo del Grande Slam in due anni nel doppio misto, trionfando a Flushing Meadows dopo aver vinto anche al Roland Garros. Un successo che va ben oltre la vittoria individuale, rappresentando una vera e propria rinascita per la specialità del doppio, che troppo spesso è rimasta nell'ombra rispetto al singolare.
L'US Open, con il suo nuovo format dedicato al massimo spettacolo, ha dato a Vavassori e Errani una vetrina unica, trasmettendo al pubblico l'idea che anche i doppisti puri possano esprimere un gioco di alto livello, anche sul piano tattico. Con set brevi e senza vantaggi nei game, e con la competizione arricchita dalla presenza di campioni del singolare, il torneo è diventato il palcoscenico ideale per un’impresa che ha fatto bene al doppio. Non solo a livello sportivo, ma anche mediatico. La decisione di relegare il doppio a una competizione separata aveva sollevato polemiche, ma questa vittoria ha dimostrato che il doppio misto merita più attenzione e rispetto.
Il supporto di una leggenda come John McEnroe ha reso il trionfo di Vavassori ancora più significativo. In un incontro negli spogliatoi, il campione americano ha voluto congratularsi personalmente con Vavassori. "Mi ha detto che per lui era importante venire a dirmi: ‘Stai facendo qualcosa di buono per il doppio’. Questo mi fa capire che il nostro lavoro sta avendo un impatto positivo", ha raccontato Vavassori dopo la vittoria. Un riconoscimento che va oltre il semplice elogio, ma che sottolinea come il doppio possa crescere e svilupparsi come un prodotto che merita di essere maggiormente valorizzato.
Vavassori, 30 anni e torinese, non si è fermato alla vittoria, ma ha voluto dare un messaggio forte per il futuro della sua specialità. "Abbiamo giocato anche per gli altri giocatori di doppio", ha detto, facendo eco alle parole di Sara Errani, sua partner e amica di lunga data. "Sono entrato nel consiglio dei giocatori per cambiare un po' la narrativa del doppio, per dire che è un prodotto che può crescere. Se dimostri che la gente si diverte a guardarlo, allora si può fare qualcosa per migliorarlo. Magari con più highlights dei tanti punti belli che caratterizzano i match di doppio, o raccontando le storie delle coppie, come si sono create".
Per Vavassori, il doppio non è solo un segmento del tennis, ma una disciplina che merita di essere trattata con la stessa importanza del singolare, con il giusto spazio e riconoscimento. Un messaggio chiaro, che ha trovato una risposta positiva nel pubblico e in personaggi di grande calibro come McEnroe. In un tennis sempre più spettacolare, il doppio ha finalmente trovato la sua occasione di brillare.
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